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Contributi quota B Enpam, ultima chiamata per i ritardatari

Previdenza Redazione DottNet | 19/10/2023 18:01

Quanti hanno fatto la denuncia a fine settembre e verosimilmente entro la prima decade di ottobre, si vedranno certamente imputata la sanzione di 120 euro per la denuncia tardiva

Il Servizio Contributi ed Attività Ispettiva della Fondazione Enpam ha reso noto che è stata avviata una campagna informativa rivolta agli iscritti che hanno contribuito alla Gestione Quota B del Fondo di previdenza generale lo scorso anno (dichiarazione del 2022 sui redditi del 2021), ma per i quali non risulta presentato il Modello D per l’anno 2023 (redditi 2022).

Il ragionamento dell’Ente è semplice: se il medico non si è nel frattempo pensionato ed ha prodotto un reddito libero professionale nell’anno 2021, è assai probabile che l’assenza di una dichiarazione per i compensi del 2022 sia imputabile ad una sua dimenticanza o ad un’anomalia informatica, ferma restando la naturale aleatorietà delle attività autonome.

Informarlo di quanto accaduto consente, sul versante dell’iscritto, di recuperare un rapporto corretto con la Fondazione e contenere le sanzioni a lui addebitabili; sul versante dell’Enpam, di incrementare ulteriormente le entrate contributive senza ricorrere a procedimenti coercitivi.

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L’informativa pervenuta agli interessati consiglia:

    • di compilare comunque il Modello D nel caso in cui non si abbia certezza di dover presentare la dichiarazione. L’interessato, infatti, compilando il Modulo online, scoprirà in tempo reale se il suo reddito è al di sotto del limite per far scattare l’obbligo contributivo presso la Quota B ed in quel caso non dovrà pagare nulla;
    • di non tener conto della comunicazione ricevuta, se nel 2022 il reddito professionale è risultato pari a zero.

Considerando che il termine per la denuncia del reddito è scaduto il 31 luglio, e che il 31 ottobre è il termine fissato per effettuare il pagamento di quanto dovuto (o della prima rata, in caso di pagamento rateale), i medici inadempienti hanno poco tempo per rispettare le scadenze fissate. Quanti hanno fatto  la denuncia a fine settembre e verosimilmente entro la prima decade di ottobre, si vedranno certamente imputata la sanzione di 120 euro per la denuncia tardiva, ma potranno ancora rispettare il normale calendario dei pagamenti. Gli altri, oltre ai 120 euro, dovranno mettere in conto le ulteriori sanzioni per il ritardo nel versamento.

In questa sede, è anche il caso di ricordare che, in caso di errori (o di rettifiche pervenute dal proprio commercialista) entro il 31 dicembre 2023 è possibile modificare l’importo del reddito inserito in denuncia. Per farlo occorre entrare nella propria Area Riservata e dalla colonna di sinistra cliccare su Domande e dichiarazioni online e poi su Modello D – Dichiarazione dei redditi Quota B. In questo modo si può compilare un nuovo modello, che, all’atto della conferma, annulla e sostituisce il precedente.

Sempre entro la medesima data, è possibile annullare completamente il Modello D. L’esempio classico è quello del medico di famiglia il cui commercialista non ha tenuto conto che sul reddito di convenzione non è dovuto il contributo alla Quota B, in quanto quel reddito è già gravato di un contributo alla Gestione dei medici di medicina generale. Per l’annullamento, ci si comporta esattamente come per la modifica, compilando un nuovo modello e inserendo nell’importo 0,00.

Una volta scattato il nuovo anno, e quindi dal 1° gennaio 2024 in poi, se si desidera cambiare il reddito 2022 dichiarato nel 2023, occorre invece utilizzare la procedura di Regolarizzazione Contributiva. Questi i passaggi necessari:

    • Entrare nell’area riservata;
    • dalla colonna di sinistra, cliccare su Domande e dichiarazioni online e poi su Modello D – Dichiarazione dei redditi Quota B;
    • infine cliccare su Regolarizzazione contributiva, per modificare la precedente dichiarazione.

Con questa procedura, si possono anche controllare i redditi dichiarati negli anni precedenti e mettersi in regola in caso di errore.

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