
"I due anticorpi che sono stati approvati per uso clinico negli Stati Uniti rappresentano il grande cambiamento del passaggio da una situazione in cui non esistevano farmaci a una in cui cominciano a esserci"
l momento le terapie sono ancora allo stato iniziale, sono state approvate negli Stati Uniti per l'uso clinico ma ancora poche persone le hanno prese. per cui l'entità degli effetti collaterali non è stata ancora stabilita. Si sa che ci sono e sono anche molto pericolosi, quindi bisogna stare attenti, molto attenti". Ma, "l'approvazione di due prime medicine che modificano il corso della malattia sono una grande novità dal punto di vista terapeutico". E' il commento alle cure per l'Alzheimer di Michele Vendruscolo, professore di Biofisica all' Università di Cambridge, che ieri ha tenuto la Lectio Magistralis per l'inaugurazione dell'anno accademico della Sissa, dal titolo "Verso una cura per il morbo di Alzheimer".
Firmato accordo Società Farmacologia e EGUALIA per la formazione
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
Pubblicato il 13 Ottobre sulla rivista scientifica “Molecular Neurodegeneration” lo studio italiano è frutto di una prestigiosa collaborazione multi-istituzionale
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Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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