Lo afferma una revisione sistematica delle prove disponibili, pubblicata sulla rivista BMJ Public Health
Gli amanti dei videogame di tutto il mondo, che nel 2022 erano stimati in più di 3 miliardi complessivi, potrebbero rischiare la perdita irreversibile dell'udito e/o l'acufene - ovvero il ronzio persistente nelle orecchie - secondo una revisione sistematica delle prove disponibili, pubblicata sulla rivista BMJ Public Health.
Condotto da Lauren Dillard, della Medical University of South Carolina a Charleston, lo studio su oltre 50.000 persone suggerisce che i livelli sonori riportati spesso si avvicinano o superano i limiti di sicurezza consentiti. Secondo i ricercatori è necessario intensificare gli sforzi di salute pubblica per aumentare la consapevolezza.
La revisione include 14 studi provenienti da 9 paesi in Nord America, Europa, Asia del Sud-Est, Asia e Australasia, con un totale di 53.833 persone coinvolte. La diffusione del gioco è compresa tra il 20% e il 68 % dei giovani e due studi sudcoreani riportano una prevalenza di utilizzo dei centri di gioco intorno al 60%. Gli autori concludono che i livelli giornalieri di esposizione al suono di questi videogiochi sono vicini ai livelli massimi di esposizione sonora. Sebbene i dati a disposizione siano limitati, i ricercatori suggeriscono che alcuni giocatori, in particolare quelli che giocano frequentemente e ai livelli sonori medi descritti dagli studi inclusi nella revisione, superano probabilmente i limiti di esposizione sonora consentiti e quindi hanno abitudini di ascolto non sicure, che potrebbero metterli a rischio di sviluppare perdita dell'udito permanente e/o acufene.
Sono gli ingredienti per ridurre il rischio di acufene, secondo un'analisi pubblicata sulla rivista BMJ Open e condotta in Cina da esperti della Chengdu University of Traditional Chinese Medicine
Se si verificano le apnee notturne, l’arresto improvviso del respiro per almeno 10 secondi riduce l’ossigenazione del sangue
Sono oltre un miliardo i giovani a rischio per esposizione prolungata a suoni forti come la musica ma anche i videogiochi
L'intervento, durato 10 ore, è stato eseguito all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino
Messina: "L'acufene, o tinnito, momento dispercettivo del nostro sistema uditivo, secondo la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD 10, 1990) è una patologia di competenza otorinolaringoiatrica
Per la prima volta è stata somministrata in entrambe le orecchie, e ciò ha permesso ai bambini di determinare la posizione dalla quale provengono i suoni
Iervolino: Il Monaldi centro all’avanguardia per tumori del testa-collo e per la chirurgia della sordità
Il 1 marzo si riuniranno a Roma a Montecitorio rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa per diffondere in Italia il messaggio dell'Oms
Commenti