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Organi gemelli virtuali e interventi nell'uro-verso

Urologia Redazione DottNet | 27/02/2024 16:22

Porpiglia: “Una tecnologia che permette di conservare l’organo in oltre il 75% dei casi di tumore al rene e di recuperare la funzione sessuale in oltre il 50% dei pazienti con tumore della prostata già un mese dopo l’intervento”

Dall’immagine dell’organo ad altissima definizione ottenuta da una tac o da una risonanza magnetica a un modello tridimensionale completamente interattivo realizzato con un software di ultima generazione basato sull’intelligenza artificiale. Nasce il "gemello digitale" (digital twin) del rene o della prostata del paziente da operare, uguale in tutto e per tutto all’originale, con le stesse caratteristiche morfologiche e anatomiche, dal colore alla struttura del tessuto biologico, inclusi i dettagli della patologia di cui è affetto, come un tumore. E su quest’organo, ricreato in formato digitale, il chirurgo riesce a pianificare nel dettaglio e in sicurezza l’intervento da eseguire, anche in condivisione in tempo reale con altri chirurghi collegati contemporaneamente da Centri molto lontani, mediante una piattaforma che consente di immergersi in di una realtà virtuale definita "Uro-verso". Novità rivoluzionarie già operative nella struttura ospedaliero-universitaria di Urologia del San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO), diretta dal Prof. Francesco Porpiglia, che su questa tecnica fa scuola da anni a livello internazionale. La creazione dei digital twin e le loro applicazioni verranno presentate in anteprima mondiale il 29 febbraio e il 1° marzo 2024 presso il San Luigi Gonzaga in occasione del 12th International Techno-Urology Meeting (TUM), l’unico appuntamento annuale in Italia diventato un punto di riferimento internazionale per l’aggiornamento e la sperimentazione scientifica delle innovazioni tecnologiche in ambito clinico e di ricerca uro-oncologica, che richiama i più celebri professionisti dai Centri di eccellenza di tutto il mondo. L’evento, realizzato grazie al supporto della Direzione Generale e di tutto lo staff del Prof. Francesco Porpiglia dell’AOUniversitaria San Luigi Gonzaga in collaborazione con il Dipartimento di Oncologia – Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e dell’Istituto di Candiolo IRCCS, è articolato in due giorni interamente dedicati alla chirurgia high-tech. Nelle undici edizioni precedenti sono stati oltre 500 i professionisti partecipanti da più di 35 Paesi al mondo tra Europa, USA e Cina. 

"Pensate di poter estrarre dalle immagini un rene o una prostata virtuale dal corpo umano del paziente, studiarli in ogni dettaglio per come appaiono realmente e poi praticare un intervento chirurgico completo, il tutto in un ambiente digitale. Questo non è più fantascienza, ma la realtà della chirurgia moderna. Questa chirurgia da banco virtuale non solo offre un'opportunità senza precedenti per la formazione e l'addestramento degli urologi, ma promette anche di migliorare notevolmente la precisione e l'efficacia degli interventi chirurgici reali. Infatti, grazie alla possibilità di eseguire simulazioni ripetute e perfezionare le tecniche prima di entrare in sala operatoria, si aprono nuove prospettive per la sicurezza e il successo degli interventi che proponiamo ogni giorno ai nostri pazienti", dice Francesco Porpiglia, Presidente del 12th International Techno-Urology Meeting, Direttore della Divisione di Urologia all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano e Prof. Ordinario di Urologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino.

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