Porpiglia: “Una tecnologia che permette di conservare l’organo in oltre il 75% dei casi di tumore al rene e di recuperare la funzione sessuale in oltre il 50% dei pazienti con tumore della prostata già un mese dopo l’intervento”
Dall’immagine dell’organo ad altissima definizione ottenuta da una tac o da una risonanza magnetica a un modello tridimensionale completamente interattivo realizzato con un software di ultima generazione basato sull’intelligenza artificiale. Nasce il "gemello digitale" (digital twin) del rene o della prostata del paziente da operare, uguale in tutto e per tutto all’originale, con le stesse caratteristiche morfologiche e anatomiche, dal colore alla struttura del tessuto biologico, inclusi i dettagli della patologia di cui è affetto, come un tumore. E su quest’organo, ricreato in formato digitale, il chirurgo riesce a pianificare nel dettaglio e in sicurezza l’intervento da eseguire, anche in condivisione in tempo reale con altri chirurghi collegati contemporaneamente da Centri molto lontani, mediante una piattaforma che consente di immergersi in di una realtà virtuale definita "Uro-verso". Novità rivoluzionarie già operative nella struttura ospedaliero-universitaria di Urologia del San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO), diretta dal Prof. Francesco Porpiglia, che su questa tecnica fa scuola da anni a livello internazionale.
"Pensate di poter estrarre dalle immagini un rene o una prostata virtuale dal corpo umano del paziente, studiarli in ogni dettaglio per come appaiono realmente e poi praticare un intervento chirurgico completo, il tutto in un ambiente digitale. Questo non è più fantascienza, ma la realtà della chirurgia moderna. Questa chirurgia da banco virtuale non solo offre un'opportunità senza precedenti per la formazione e l'addestramento degli urologi, ma promette anche di migliorare notevolmente la precisione e l'efficacia degli interventi chirurgici reali. Infatti, grazie alla possibilità di eseguire simulazioni ripetute e perfezionare le tecniche prima di entrare in sala operatoria, si aprono nuove prospettive per la sicurezza e il successo degli interventi che proponiamo ogni giorno ai nostri pazienti", dice Francesco Porpiglia, Presidente del 12th International Techno-Urology Meeting, Direttore della Divisione di Urologia all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano e Prof. Ordinario di Urologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino.
Il comitato scientifico - Antonio Celia (Bassano del Grappa), Mario Falsaperla (Catania), Paolo Fedelini (Napoli) – chiama a raccolta l’eccellenza italiana delle tecniche mininvasive
"Tra il 2019 e il 2021, 18.700 pazienti campani sono stati operati in regione per affrontare un tumore della prostata, mentre 1.780 hanno scelto di rivolgersi a strutture extraregionali prevalentemente del Nord Italia"
Dal 26 al 28 settembre, il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova di Napoli ospiterà “Benvenuti al SUD”, evento nel campo della chirurgia urologica mini-invasiva
Se ne parlerà sabato 14 settembre, sede idipharma di via G. Mameli 12 , Aci Bonaccorsi (Catania)
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Carone: "La branca emergente dell’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza di cui soffrono circa 7 milioni di italiani"
Dagli urologi italiani un decalogo per affrontare al meglio la patologia
Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"
"Il reimpiego del lavoratore in un momento successivo alla liquidazione di un trattamento pensionistico non determina il venir meno dello status di “vecchio iscritto” originariamente acquisito"
Sla, Atassie e Malattia di Huntington, tre importanti e gravi disturbi del sistema nervoso affrontati dai massimi esperti del settore, riuniti a Roma
La 25esima edizione del rapporto fotografa una situazione drammatica. La conclusione principale è che serva trovare un equilibrio tra risorse disponibili, aspettative della popolazione e bisogni di salute del Paese
Preoccupa però il mancato utilizzo del Fondo per i farmaci innovativi
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