
Università dell'Arizona: l’uso di integratori sembra associato a un rischio inferiore di decesso per cancro, e a un tasso di mortalità superiore per malattie cardiovascolari
L’uso di integratori di calcio e vitamina D tra le donne in postmenopausa sembra associato a un rischio inferiore di decesso per cancro, e a un tasso di mortalità superiore per malattie cardiovascolari (CVD). Questo bivalente risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, dell’Università dell’Arizona. Il team ha considerato i dati della Women’s Health Initiative (WHI), del National Death Index e di un’analisi di follow-up durata sette anni. I ricercatori hanno valutato i rischi di mortalità specifica per malattia e per tutte le cause, l’incidenza del cancro, di problematiche cardiovascolare e il tasso di frattura dell’anca. Gli scienziati hanno scoperto che le donne in postmenopausa che facevano uso di integratori erano associate a un rischio del sette per cento più basso di morire di cancro.
Il focus della ricerca è l’impiego di terapie geniche innovative basate su DNA e RNA progettate per agire direttamente sulla proteina responsabile della patologia
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