Uno studio sul cancro alla prostata, l'altro sui dna circolari
L'Istituto per la Ricerca e la cura del cancro di Candiolo (Torino) ha collaborato, diventandone poi coordinatore, a due ricerche recentemente pubblicate su Nature communications, condotte dal Science for life laboratory presso il Karolinska institutet di Stoccolma, che aprono nuove strade per comprendere l'evoluzione dei tumori. Il primo studio, condotto su tumori alla prostata, ha rivelato alterazioni genomiche nei pazienti con carcinoma prostatico localizzato, grazie a un avanzato metodo di sequenziamento del Dna a singola cellula. Questo permette diagnosi precise e terapie personalizzate. La seconda ricerca, focalizzata sui Dna circolari extracromosomici, ha identificato il loro ruolo nella formazione dei tumori, aggiungendo nuove conoscenze alla comprensione della loro genesi. La Single cell unit dell'Istituto di Candiolo, guidata dal professor Nicola Crosetto, e il laboratorio di patologia molecolare dell'Istituto, diretto dalla professoressa Caterina Marchiò con il supporto della dottoressa Bellomo e del dottor Berrino hanno avuto un ruolo fondamentale nelle ricerche.
Nuovo studio delle università di Bari e Firenze
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La scoperta è contenuta in uno studio pubblicato su Scientific Reports e coordinato da due ricercatrici dell'Università di Bari Aldo Moro, Nicoletta Resta e Carmen Abate
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