L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni
La Chirurgia Vascolare del Policlinico San Matteo di Pavia è il primo centro in Europa ad aver arruolato dei pazienti nell'ambito del "Together Registry", un registro "real-world" dedicato alle procedure dei pazienti trattati con endoprotesi per l'esclusione di aneurisma dell'aorta addominale "con anatomie complesse e/o aneurisma delle arterie iliache". I centri coinvolti in Europa sono venticinque. L'équipe guidata da Antonio Bozzani (nella foto), direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni.
Un aneurisma è una dilatazione localizzata e permanente di un vaso sanguigno e molto frequentemente coinvolge l'aorta addominale sottorenale e i vasi iliaci. Ogni anno, solo in Italia, vengono diagnosticati circa 27.000 nuovi casi di aneurismi dell'aorta addominale. Tale patologia colpisce più frequentemente la popolazione maschile di età superiore ai 60 anni; se non trattata, progredisce verso la rottura; un attento monitoraggio è l'unica soluzione per operarsi prima che si rompa. "Anche se esistono ancora dei limiti - spiega Bozzani -, non vi è dubbio che, grazie alla evoluzione delle tecnologie e dei materiali ed alla creazione di endoprotesi sempre più conformabili, una grande quantità di aneurisma dell'aorta addominale possa oggi essere trattata con successo mediante procedura endovascolare. Molteplici studi clinici hanno documentato l'efficacia e l'affidabilità delle metodiche endovascolari. E' necessario verificare tali risultati attraverso degli studi cosiddetti 'real-world', ovvero registri di raccolta dati per la valutazione dei dispositivi nella pratica quotidiana: uno di questi è il 'Together Registry' che ha iniziato dal 9 maggio l'arruolamento del primo paziente nel mondo ad Asheville in North Carolina e dal 5 giugno del primo paziente in Europa a Pavia".
Ad oggi applicata a 6 diverse aree di chirurgia oncologica (Toracica, Epato-Gastro-Pancreatica, Urologica, Ginecologica, Colon-Rettale, ORL) permette di intervenire anche su tumori rari e complessi
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