È quanto emerge da una ricerca promossa dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e realizzata dall’Università di Padova presentata in occasione dell’apertura del XVIII congresso FIMP
L’84% dei genitori italiani indica il Pediatra di Famiglia come la prima scelta per la cura dei propri figli, bambini e adolescenti; il 75% valuta in modo positivo l’attuale modello assistenziale pediatrico, esprimendo particolare apprezzamento per la possibilità di scegliere liberamente il proprio pediatra – a garanzia del principio della ‘libera scelta’ su cui si fonda il rapporto fiduciario tra pediatri, famiglie, bambini e adolescenti -, per la continuità di cura e la capillarità di presa in carico garantite sul territorio dalla Professione.
Sono alcuni dei dati emersi dall’Indagine promossa dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e realizzata dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Padova, presentata oggi in occasione dell’apertura del XVIII Congresso Nazionale scientifico della FIMP dal titolo "Il Pediatra di Famiglia, una scelta di fiducia per le sfide del futuro" a Rimini dal 26 al 29 settembre.
La ricerca ha raccolto le esperienze e le opinioni di oltre 1.500 genitori italiani, con uno o più figli tra 0 e 14 anni, sul ruolo e le attività svolte quotidianamente dal Pediatra di Famiglia a tutela della salute e del benessere dei loro pazienti. L’attuale modello assistenziale pediatrico in Italia risulta molto apprezzato, con il 77% degli intervistati favorevole a mantenere un servizio come quello attuale. In particolare, per i genitori risulta molto importante avere la libertà di scegliere e, all’occorrenza di cambiare, il proprio Pediatra di Famiglia se non si trovano bene. A questo proposito l’indagine ha rilevato che il 47,8% dei genitori ha usufruito della libera scelta, cambiando il medico di riferimento.
Dai dati emerge anche che l’attività di prevenzione svolta dai Pediatri di Libera Scelta attraverso i ‘Bilanci di Salute’ o visite filtro sia molto diffusa: l’80% dei genitori ha condotto il figlio dal PLS per questo tipo di controllo dall’alto valore clinico. Attraverso i ‘Bilanci di Salute’ - ovvero i controlli programmati ad età definite – è possibile monitorare il corretto sviluppo psico-fisico del bambino attivando percorsi di prevenzione, educazione sanitaria e corretti stili di vita oltre che attività orientate all’individuazione precoce di malattie croniche o altri disturbi.
"I risultati dell’Indagine confermano quanto sia importante per i genitori poter scegliere liberamente e avere piena fiducia in chi si prende cura della salute dei propri figli, per questo il Pediatra di Famiglia è una figura fondamentale", dichiara Antonio D’Avino (nella foto), Presidente Nazionale FIMP. "Occupandosi della salute del bambino in maniera continuativa, dai primi giorni di vita del neonato fino all’adolescenza, il Pediatra di Famiglia riesce a costruire con i genitori un rapporto di fiducia che rappresenta un valore aggiunto nell’assistenza e nella tutela della salute e del benessere. È un dato riconosciuto dagli stessi genitori che considerano la continuità dell’assistenza e la libera scelta del pediatra punti di forza dell’attuale modello per le cure pediatriche".
"Il Congresso nazionale di quest’anno rappresenta un importante momento di confronto e discussione sulle più importanti tematiche della Pediatra di Famiglia", aggiunge Giuseppe Di Mauro, Segretario nazionale alle attività scientifiche ed etiche. "Come evidenziato anche dalla Survey che abbiamo realizzato, l’obiettivo del Pediatra di Famiglia oggi non è solo curare, ma anche educare e responsabilizzare le famiglie nel corso della crescita dei propri figli per poter mettere le basi della salute degli adulti di domani".
Durante il XVIII Congresso scientifico nazionale della FIMP verranno affrontati altri temi caldi per la Pediatria di Famiglia: prevenzione vaccinale, screening, educazione sanitaria, contrasto all’antimicrobico resistenza, abuso delle tecnologie digitali in età pediatrica, senza tralasciare temi di rilevanza sindacale, e sociali, come denatalità, disturbi psicologici e relazionali, soprattutto in età adolescenziale.
"All’interno di sessioni dedicate avremo infatti l’occasione di discutere insieme a colleghi e colleghe, altri professionisti e rappresentanti delle Istituzioni, di temi importanti che hanno visto protagonista la nostra Federazione negli ultimi anni", prosegue D’Avino. "Tra questi, merita una menzione il coinvolgimento attivo della FIMP per l’avvio del Progetto Propedeutico per la realizzazione di un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica per il diabete di tipo 1 e la celiachia, due condizioni sempre più diffuse nella popolazione pediatrica e sulle quali è urgente intervenire per una presa in carico tempestiva. In questo senso, i Pediatri di Libera Scelta hanno giocato un ruolo fondamentale, reclutando su base volontaria bambini di età compresa tra 2, 6 e 10 anni per l’individuazione degli autoanticorpi specifici per le due malattie. Ad oggi sono state inserite oltre 3mila anagrafiche con una elevata partecipazione delle famiglie, segno della forte consapevolezza dell'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, due capisaldi del DNA della nostra Professione".
Le grandi sfide dell’infanzia al centro del 79° Congresso Italiano di Pediatria che si terrà dal 20 al 23 novembre a Firenze
Bloccano neurodegenerazione e potenziano terapia, test sui topi
Oltre 50 istituti in tutta Italia coinvolti in un percorso di educazione alimentare e agli stili di vita
Più del 60% dei bambini contrae il VRS entro il primo anno di vita e quasi tutti entro i 2 anni
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
Di Mauro: "ogni bimbo è unico e speciale, genitori siano flessibili"
Staiano: "Importante che la comunità e le famiglie siano consapevoli delle sfide che il cambiamento climatico comporta"
Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
Una ricerca di APMARR sul 40° anniversario mostra che le malattie reumatologiche peggiorano la qualità della vita, con impatti su lavoro, sport e relazioni. Ansia e paura caratterizzano l'inizio delle terapie, evidenziando la necessità di migliorare
Sono 7 le istanze condivise dal Working Group permanente, composto da 13 membri, il cui lavoro è durato 11 mesi
Obiettivo del Festival è di divulgare in maniera corretta il sapere della scienza medica, portando in città alcuni dei più celebri studiosi, con lo scopo di approfondire e analizzare i rapporti tra la medicina, i suoi progressi e le sue sfide
Il Presidente SIR Sebastiani: “I pazienti reumatologici soffrono spesso di ritardi diagnostici. Anche per questo è importante studiare la storia delle patologie: per comprenderne i meccanismi e garantire così individuazione precoce e terapie innovati
Commenti