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Antibiotici, nel 90% dei casi allergia mai accertata con un test

Medicina Interna Redazione DottNet | 05/10/2024 17:00

Il dato arriva da una serie di studi internazionali, tra cui il più recente pubblicato su Antimicrobial Stewardship & Healthcare Epidemiology da esperti dell'Università di Cambridge

In 9 casi su 10 di allergie agli antibiotici, in realtà l'allergia non è mai stata accertata clinicamente ma solo attribuita dal medico curante o nelle cartelle cliniche, a seguito di un'esperienza auto-dichiarata di reazione avversa dopo aver assunto l'antibiotico. Il dato arriva da una serie di studi internazionali, tra cui il più recente pubblicato su Antimicrobial Stewardship & Healthcare Epidemiology da esperti dell'Università di Cambridge, che hanno controllato durante il ricovero ospedaliero centinaia di pazienti convinti di essere allergici alla penicillina, ma che una volta sottoposti a test di verifica sono risultati negativi in oltre il 90% dei casi.   Ne hanno parlato gli esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) che, in occasione del Congresso Nazionale di Roma, segnalano la necessità di una valutazione da parte dello specialista e i rischi associati all'uso improprio, in pazienti senza alcun reale bisogno, di antibiotici alternativi a quelli più comuni, spesso meno efficaci, più tossici e costosi, con un aumento del rischio di antibiotico-resistenza.

  "Le allergie ai farmaci, soprattutto agli antibiotici, riguardano nel nostro Paese il 10% della popolazione e si manifestano in diversi modi: dalle eruzioni cutanee, al gonfiore alla gola, fino alle difficoltà respiratorie.

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La reazione allergica può verificarsi entro un'ora dall'assunzione del farmaco o entro pochi giorni. La famiglia delle penicilline e dei chinoloni, sono tra le classi di antibiotici potenzialmente più allergeniche - dichiara Vincenzo Patella, Presidente eletto SIAAIC e Direttore UOC Medicina Interna dell'Azienda Sanitaria di Salerno. Si tratta, tuttavia, di un fenomeno sovrastimato che va drasticamente ridimensionato".  Il risultato di una falsa allergia è che si usano antibiotici di seconda scelta spesso meno efficaci, più costosi e a rischio di antibiotico-resistenza, dichiara Maria Teresa Costantino, Direttrice UOC Allergologia Ospedale di Mantova e Responsabile del corso SIAAIC dedicato alle reazioni ai farmaci.   Fondamentale è quindi verificare la reale presenza di un'allergia agli antibiotici, con test diagnostici, prima un test cutaneo, poi per via orale. Infine ci sono tecniche per eliminare l'allergia e usare il farmaco in sicurezza. 

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