Il test utilizza una nuova tecnologia: si tratta di un sensore iniettabile nel paziente, in grado di identificare la presenza nelle urine di proteine che promuovono lo sviluppo delle cellule del cancro
Studiosi dell'università di Cambridge hanno messo a punto un innovativo esame delle urine che mira a rivoluzionare la diagnosi del tumore dei polmoni, rendendola possibile ad uno stadio estremamente precoce. Il test - sinora sperimentato solo su topi ed in fase di conferma sulla sua attendibilita' clinica - utilizza una nuova tecnologia: si tratta di un sensore iniettabile nel paziente, in grado di identificare la presenza nelle urine di proteine che promuovono lo sviluppo delle cellule del cancro. In questo caso dei polmoni. Le proteine vengono emesse dalle cosiddette 'cellule zombie' o 'senescenti': quando queste muoiono e si accumulano nell' organismo emettono specifiche proteine, capaci di riprogrammare il loro 'ambiente' circostante, con una moltiplicazione fuori controllo tipica dello sviluppo di neoplasie.
Il batterio comune presente nello stomaco potrebbe essere responsabile del 76 per cento dei casi di cancro gastrico per i nati tra il 2008 e il 2017
La prevenzione è in ritardo: solo il 14% degli italiani ha effettuato un controllo dei nei nell'ultimo anno, anche se l'uso di schermi solari ad alta protezione è in aumento
Una campagna per alimentare il dibattito intorno alla gestione e cura del carcinoma della prostata: la sopravvivenza cresce grazie alle cure disponibili e sempre più efficaci
Monitoraggio continuo, assistenza personalizzata e innovazione digitale per migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici, con il progetto europeo MyPath dell’INT
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti