
Un saggio del neuroscienziato Clayton Page Aldern, 7 anni di ricerche
In un periodo in cui fenomeni climatici estremi diventano sempre più frequenti, cambiano anche le patologie, la diffusione delle malattie e della nostra capacità di affrontarle. E' quanto rivela un saggio del neuroscienziato Clayton Page Aldern, "Se il tempo è matto. Come il cambiamento climatico cambia la nostra mente e il nostro corpo" (Aboca Edizioni)". Frutto di sette anni di ricerche, è il primo a esplorare in maniera sistematica il modo in cui il cambiamento climatico influisce profondamente sulla nostra salute mentale e fisica. Attraverso storie raccolte in diverse parti del mondo, dalle fattorie della valle di San Joaquin in California alle comunità dell'Artico norvegese, Aldern racconta le esperienze di chi sta già vivendo gli effetti del cambiamento climatico sulla propria pelle.
Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo
Tra chi ha patologie croniche solo il 46% ha una percezione positiva
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