Testa: “La figura del medico di famiglia deve restare un riferimento stabile per i cittadini, con un ruolo chiaro e riconosciuto,”
Lo SNAMI propone una riforma per rafforzare la medicina generale e garantire un’assistenza capillare, senza penalizzare i territori più fragili. "La figura del medico di famiglia deve restare un riferimento stabile per i cittadini, con un ruolo chiaro e riconosciuto," dichiara il presidente Angelo Testa. "Non possiamo permettere che la riorganizzazione del sistema sanitario determini una dispersione delle risorse e un indebolimento dell’assistenza di prossimità." Lo SNAMI suggerisce l’introduzione di un nuovo contratto orario all’interno delle Case di Comunità, riprendendo alcune caratteristiche della specialistica ambulatoriale, per assicurare una presenza regolamentata e sostenibile. Da anni, il sindacato propone inoltre l’istituzione della specializzazione universitaria in Medicina Generale, superando l’attuale corso di formazione specifica.
Un approccio multidisciplinare: costante collaborazione tra dermatologi, medici di medicina generale, reumatologi, psicologi e altri specialisti coinvolti
"il medico di base, contrariamente al medico di guardia, non è istituzionalmente preposto a soddisfare le urgenze, le quali rimangono affidate al servizio sanitario di urgenza ed emergenza medica già denominato 118"
Sul tavolo ci sono diversi passaggi, come il futuro della formazione dei medici di base e la possibilità che i solo i nuovi specialisti diventino dipendenti del Ssn
L'Emilia Romagna è la Regione con il maggior numero di Case di Comunità con la presenza di medici e infermieri con 13 Cdc attive, seguita dalla Lombardia con 10 Case di comunità
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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