La domiciliazione può essere richiesta dall’Area Riservata Enpam entro il 31 marzo
Si avvicina la scadenza per il pagamento della prima rata della Quota A (o del pagamento in unica soluzione), fissata per il prossimo 30 aprile.Per non dimenticare di pagare i contributi Enpam, evitando le sanzioni previste e soprattutto arrivando in regola all’appuntamento con la pensione, è sempre consigliabile utilizzare la domiciliazione bancaria del prelievo contributivo. Le nuove disposizioni in vigore presso la Fondazione prevedono infatti la nullità delle domande presentate dai contribuenti morosi, che sono quindi costretti prima a regolarizzare la loro posizione e poi a ripresentare la domanda.
La domiciliazione bancaria dei contributi di Quota A (il contributo minimo obbligatorio dovuto da tutti gli iscritti all’Albo fino al compimento del sessantottesimo anno di età) può essere richiesta dall’Area Riservata Enpam entro il 31 marzo. Dopo questa data si attiva per il versamento dell’anno successivo. I moduli per attivare la domiciliazione bancaria e per comunicare eventuali variazioni dell’Iban si trovano online nell’area riservata del sito.
Per attivare la domiciliazione bancaria occorre:
entrare nell’area riservata (con le credenziali o lo SPID e la CIE);
nella colonna di sinistra cliccare su Domande e dichiarazioni online;
nel menù che si apre cliccare su Domiciliazione Bancaria – SDD;
compilare i campi del riquadro Dati bancari e cliccare su Conferma;
compilare i campi del riquadro Scegli in quante rate pagare i contributi e cliccare su Conferma.
La domiciliazione consente di versare il contributo in soluzione unica, in 4 rate o in 8 rate. Il piano di ammortamento va scelto al momento dell’attivazione e può essere modificato sempre entro il 31 marzo (altrimenti la modifica si attiva per l’anno successivo). È bene ricordare che la domiciliazione bancaria dei contributi è già attiva per coloro che nel passato hanno già richiesto tale servizio per la Quota A o per la Quota B dell’Enpam: con la domiciliazione della Quota B, infatti, scatta in automatico anche quella della Quota A, e viceversa.
Se la banca non fa passare il pagamento al giorno fissato, occorre contattare il proprio istituto di credito per conoscere la motivazione. Se invece il proprio conto corrente è cambiato, oppure è stato modificato il Codice Iban (ad esempio a seguito di un accorpamento o di una fusione fra banche) è necessario comunicare le nuove coordinate bancarie all’Enpam dalla propria area riservata. Se la notifica viene inviata entro il mese precedente alla scadenza della rata, l’addebito resta attivo. In caso contrario la domiciliazione bancaria viene sospesa e sarà necessario riattivarla.
L’importo della trattenuta verrà prelevato in unica soluzione nei casi in cui il netto pensionistico corrisposto a luglio 2025, dopo l’effettuazione del prelievo, risulterà superiore al 50% del netto percepito nel mese precedente
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
Le aliquote di rendimento sono state aumentate del 2 per cento per ogni anno di permanenza in attività oltre l’età ordinaria di pensionamento
Lo dice l’Inps nel messaggio n. 1431 del 7 maggio 2025, mediante il quale l’Istituto modifica parzialmente le indicazioni contenute nella Circolare dell’Inpdap n. 11/2006
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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