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Mielopatia Spondilotica: quando la laminectomia senza fusione è una soluzione valida.

Neurologia Redazione DottNet | 25/03/2025 12:57

La laminectomia cervicale senza fusione offre una soluzione sicura ed efficace, riducendo tempi di recupero e rischi senza compromettere i risultati.

Abstract


Uno studio recente suggerisce che la laminectomia cervicale senza fusione potrebbe rappresentare un’alternativa sicura ed efficace per alcuni pazienti con mielopatia spondilotica cervicale. La ricerca evidenzia come questa tecnica consenta di ridurre i tempi di recupero e i rischi associati alla fusione spinale, mantenendo risultati clinici soddisfacenti.

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Uno studio pubblicato sul Journal of Spine Surgery nel settembre 2024 ha esaminato l’efficacia e la sicurezza della laminectomia cervicale senza fusione come trattamento per la mielopatia spondilotica cervicale (CSM). La ricerca, condotta da Connor A. Wathen e colleghi presso la Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, ha confrontato i risultati clinici e radiologici di pazienti sottoposti a laminectomia da sola rispetto a quelli sottoposti a laminectomia con fusione.

La laminectomia cervicale è una procedura chirurgica utilizzata per decomprimere il midollo spinale nei pazienti con CSM. Tuttavia, esistono preoccupazioni riguardo alla possibile instabilità post-operatoria e allo sviluppo di cifosi, il che porta molti chirurghi a preferire l’aggiunta di una fusione spinale. Questo studio mira a valutare se la laminectomia da sola possa essere una soluzione sicura ed efficace in pazienti selezionati.

I ricercatori hanno esaminato retrospettivamente i casi di CSM trattati da un singolo chirurgo. Sono stati inclusi nello studio 41 pazienti sottoposti alla sola laminectomia e 13 pazienti sottoposti a laminectomia con fusione. Tutti i pazienti sono stati valutati in fase pre-operatoria attraverso esami clinici, radiografie cervicali in flessione-estensione e scale di valutazione come la Nurick Scale e la scala modificata della Japanese Orthopedic Association (JOA). Il follow-up post-operatorio è avvenuto a 1, 3 e 6 mesi.

Entrambi i gruppi hanno mostrato miglioramenti significativi nei punteggi delle scale Nurick e JOA dopo l’intervento. Nel gruppo sottoposto solo alla laminectomia, due pazienti hanno necessitato di una successiva discectomia cervicale anteriore a causa dell’insorgenza di dolore al collo post-operatorio, senza sintomi neurologici o nuovi deficit durante il periodo di follow-up. Non sono state riscontrate differenze nei tassi di sviluppo di cifosi post-operatoria tra i due gruppi.

Vantaggi della laminectomia senza fusione

  1. Minore invasività: evitando la fusione, si riducono i tempi chirurgici e il rischio di complicanze associate all’uso di innesti ossei e placche.
  2. Recupero più rapido: i pazienti possono mantenere una maggiore mobilità cervicale rispetto a quelli sottoposti a fusione.
  3. Minori costi sanitari: la procedura senza fusione è generalmente meno costosa e richiede un minor utilizzo di materiali protesici.

Rischi e limitazioni della procedura

  1. Instabilità vertebrale: in alcuni casi, la rimozione delle lamine può causare instabilità a lungo termine.
  2. Cifosi post-operatoria: sebbene lo studio non abbia rilevato differenze significative tra i due gruppi, alcuni pazienti potrebbero sviluppare deformità nel tempo.
  3. Selezione del paziente: la procedura è indicata solo per pazienti senza segni pre-operatori di instabilità o cifosi.

Confronto con altre tecniche chirurgiche

  • Laminectomia con fusione: preferibile nei pazienti con instabilità pre-esistente o grave degenerazione spinale.
  • Laminoplastica cervicale: tecnica alternativa che mantiene l’integrità della lamina, riducendo il rischio di instabilità.

Lo studio conclude che, in pazienti opportunamente selezionati senza cifosi pre-operatoria o movimenti anomali evidenziati nelle radiografie in flessione-estensione, la laminectomia cervicale senza fusione rappresenta un’opzione di trattamento sicura ed efficace per la CSM. Questi risultati suggeriscono che la fusione spinale potrebbe non essere sempre necessaria, riducendo così i rischi e i costi associati a procedure più invasive.

È importante notare che la selezione accurata dei pazienti è cruciale per il successo della laminectomia da sola, e ulteriori studi con follow-up a lungo termine potrebbero fornire maggiori informazioni sull’efficacia di questa procedura nel tempo.


Referenze: Wathen C. et al. Treatment strategies for cervical spondylotic myelopathy—is laminectomy alone a safe and effective option? J Spine Surg. 2024. doi: 10.21037/jss-22-118.

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