L’Associazione medici odontoiatri liberi professionisti (AMOlp) lancia l’allarme: una discriminazione che danneggia pazienti e professionisti
Gentile Direttore
In un sistema sanitario sempre più in crisi, alle prese col gravissimo problema delle liste di attesa, non è più accettabile la costante, ingiustificata e ideologica esclusione del medico libero professionista dal circuito terapeutico evoluto e dalle certificazioni. Allo stato attuale vengono costantemente mortificate decine di migliaia di medici nel quotidiano svolgimento del proprio lavoro, ma soprattutto milioni di cittadini che ad essi liberamente si rivolgono. AMOlp ribadisce che impedire l’accesso a piani terapeutici, certificazioni per esenzione e per gravidanze a rischio ingolfa inutilmente il servizio sanitario pubblico e crea un forte disagio nei pazienti.
Più volte è stato sottolineato e spiegato in tutte le sedi istituzionali, politiche e sanitarie che i costi a carico dello Stato sarebbero pari a zero e che tutti i flussi prescrittivi e certificativi verrebbero costantemente controllati così come avviene per chi opera nel pubblico. E’ arrivato il momento di rimuovere le discriminazioni nei confronti dei medici liberi professionisti, motivandole soprattutto con il "mantra" del controllo della spesa, negando un diritto sancito dal codice deontologico medico che impone di fornire la migliore cura possibile al paziente. Continuare a lavorare come medici al cinquanta per cento è contrario al progresso scientifico che corre e si evolve molto più rapidamente dei burocrati di Stato.
Per AMOlp è necessario un atto di coraggio e di correttezza intellettuale per superare inutili e anacronistiche barriere, andando verso una sanità inclusiva che dia pari dignità a tutte le sue forme, sia esse pubbliche e sia esse private, garantendo la necessaria integrazione tra le diverse componenti, nel prioritario interesse dei pazienti.
Il Presidente - Dr. Sergio Di Martino
Di Silverio: “Le urgenze, per la verità sempre garantite, continuano ad esserlo, ma le criticità rispetto ad alcune prestazioni soprattutto quelle che non sono urgenti, danno il senso di un universalismo selettivo già presente"
Medici bersaglio di cause: uno su tre ha ricevuto una denuncia. Solo nel 3% dei casi queste cause si sono concluse con una condanna. I più colpiti sono i medici con più anzianità
Monaco: “Le professioni sanitarie unite e compatte, ora rapporti fattivi e condivisi con le Istituzioni”
I candidati devono presentare la domanda di ammissione alla prima sessione non oltre il 30 giugno 2025
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti