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Università, Messa: "Stop test Medicina? In provvedimento diverse criticità"

Professione Redazione DottNet | 18/04/2025 17:08

L'ex ministra e direttrice scientifica della Fondazione Don Gnocchi: "In realtà la selezione rimane, viene solo spostata di 6 mesi"

L'abolizione del test di Medicina da parte del governo Meloni è stato "un atto demagogico". Di fatto "lusinga le aspirazioni di una larga fetta di popolazione, incluse le famiglie degli aspiranti dottori. In realtà, la selezione rimane, viene solo spostata di 6 mesi". A dirlo è Maria Cristina Messa, ex ministra dell'Università e della Ricerca nel governo Draghi, attuale direttrice scientifica della Fondazione Don Gnocchi, sul numero di maggio del mensile 'BenEssere' (Gruppo San Paolo), in edicola domani.

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Per l'ex ministra il provvedimento "ha diverse criticità: introduce comunque disparità, non più casuali, ma legate a singole situazioni degli atenei dove si sostengono i primi esami; sottostima il considerevole aumento dei costi se si vuole mantenere alta la qualità della formazione (60mila potenziali matricole contro le 20mila circa di oggi); crea nei giovani illusioni e delusioni, rimandate di un semestre". Non a caso "quando ero al Governo i test li avevo tenuti", sottolinea.  In un lungo dialogo con la direttrice di BenEssere, Eliana Liotta, Messa spazia dalla politica alla sanità. E in particolare si concentra sulla telemedicina che per la direttrice scientifica della Fondazione Don Gnocchi deve essere 'sociale'. "Penso alle persone che non hanno dimestichezza con il digitale o che non possiedono uno smartphone, come molti grandi anziani, ma anche all'importanza della presenza fisica", evidenzia.

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