Risultati in linea con efficacia dell'85,7% riportata nel trial clinico Renoir
Il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) riduce i ricoveri negli anziani tra i 75 e 79 anni. Sono i risultati dello studio scozzese 'Early evidence of population impact of Rsv vaccination on hospitalisations among older adults in Scotland', pubblicato recentemente su 'The Lancet Infectious Diseases', che offrono un supporto alle politiche di vaccinazione nel promuovere l'adesione e nel rafforzare i programmi di immunizzazione contro l'Rsv.
Il virus respiratorio sinciziale causa una significativa morbilità e mortalità respiratoria a livello globale, con un effetto clinico esagerato sugli anziani. Nel Regno Unito - riporta lo studio - le stime del 2022 indicano che l'Rsv comporta una media annuale stagionale di 71 ricoveri respiratori per 100mila adulti tra 65-74 anni e 251 ricoveri per 100mila adulti di 75 anni e oltre.
Ai fini dell'analisi, i tassi di ospedalizzazione per Rsv tra gli individui di età compresa tra 74 e 79 anni sono stati confrontati con i gruppi di età non eleggibili adiacenti (70-73 e 80-84 anni) per 2 periodi comparabili dal 1° ottobre all'8 dicembre, pre-vaccinazione nel 2023 e post-vaccinazione nel 2024. I risultati dell'analisi Rdd pre-vaccinazione del 2023 non hanno mostrato una riduzione significativa delle ospedalizzazioni correlate al virus sinciziale. Tuttavia, dopo l'introduzione del vaccino, è stata osservata una riduzione del 62,1% delle ospedalizzazioni per Rsv tra il gruppo di età considerato. Questi risultati sono in linea con l'efficacia dell'85,7% del vaccino riportata nel primo anno del trial clinico Renoir e con l'efficacia del 80% contro le ospedalizzazioni Rsv negli Usa.
Sebbene lo studio presenti limitazioni, come l'uso di dati aggregati di una stagione incompleta e piccoli campioni per gruppi di età individuali, i risultati mostrano una protezione significativa a livello di popolazione. Questo studio è uno dei primi a livello mondiale a valutare l'impatto del vaccino Rsv sugli anziani durante un periodo di alta circolazione del virus. I risultati - concludono gli autori - supportano l'importanza della vaccinazione Rsv nei programmi di immunizzazione stagionale e forniscono una base per incentivare le politiche di vaccinazione, promuovere l'adesione al vaccino e ottimizzare i programmi futuri, riducendo il carico della malattia e i relativi costi economici.
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