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Ecco le nuove cure gratis: dagli screening neonatali ai test per i tumori al seno

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/04/2025 13:50

Nei Lea aggiornati rispetto alla versione 2017 dal ministero anche un Dpcm che prevede uno stanziamento di 149 milioni di euro all’anno per finanziare le nuove prestazioni

Arrivano nuove prestazioni che diventeranno presto gratuite o da ottenere dietro il pagamento del ticket contenute nell'atteso aggiornamento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza e cioè le cure che il Servizio sanitario nazionale deve erogare a tutti i cittadini. Si va da nuovi preziosi screening neonatali cruciali per scoprire in tempo patologie rare e metaboliche importanti come la Sma (l'artrofia muscolare spinale) o la Scid (immunodeficienza combinata grave) che riguarderà quasi 400mila neonati all'anno al ciclo di sedute di “terapia psicoeducazionale per i disturbi dell'alimentazione e della nutrizione” in pratica l'assistenza per chi soffre, soprattutto tra i giovani, di bulimia e anoressia fino a test genetici e screening per le donne che sono a rischio genetico ereditario di tumori alla mammella e all'ovaio ma anche nuove prestazioni specialistiche per il controllo della gravidanza.

L'ultimo aggiornamento risale a quasi otto anni fa e cioè al 2017 con le nuove prestazioni che di rinvio in rinvio alla fine sono entrate in vigore soltanto lo scorso 1 gennaio - con tanto di ricorsi al Tar per la definizione delle nuove tariffe -, ma ora il ministero della Salute ha deciso di accelerare per non far passare più tanto tempo come in passato visto anche l'arrivo continuo di nuove tecnologie e i bisogni di salute dei pazienti in costante crescita.

In pista ci sono dunque due decreti: un decreto ministeriale “iso-risorse” che interviene su alcune definizioni e nuove esenzioni e un Dpcm che prevede uno stanziamento di 149 milioni di euro all'anno per finanziare appunto le nuove prestazioni. I due provvedimenti sono attesi a breve in Conferenza Stato Regioni per il via libera che potrebbe arrivare già nella seduta del prossimo 7 maggio. L'arrivo di nuovi Lea è sicuramente una buona notizia resta il solito nodo di capire quanto e come saranno davvero erogati da tutte le Regioni visto che le pagelle del ministero fanno spesso vedere ritardi e buchi nell'erogazione delle cure. Tanto che come per le liste d'attesa Tonino Aceti presidente di Salutequità evoca i “poteri sostitutivi” anche per il rispetto dei Lea, come previsto già dal Patto per la salute 2019-2021 che prevede come “lo Stato, insieme alle Regioni, possa mettere in campo quell'azione che si chiama potenziamento del Lea critico. Questo intervento negli anni non è stato esercitato. E' un elemento che ci fa riflettere sul fatto se sia necessario anche l'esercizio concreto, reale, continuo, periodico, preciso e puntuale dei poteri sostitutivi, andando oltre le logiche della negoziazione politica, magari con Regioni che fanno parte della stessa maggioranza del Governo”

Ma vediamo più nel dettaglio cosa cambia per i pazienti. Per quanto riguarda la salute femminile ci sono varie novità: durante la gravidanza entrano a carico del Ssn i test per il virus citomegalovirus, per gli anticorpi IgC e IgM così come sarà gratuito anche il nuovo test prenatale Nipt su Dna fetale - già previsto in alcune Regioni - per le principali trisomie (13, 18, 21) che potrebbe riguardare oltre 90mila donne l'anno. Per oltre 10mila donne l'anno a rischio genetico ereditario di tumori alla mammella e all'ovaio entrano una serie di prestazioni tra screening e sorveglianza( visite, cografie, consulenze ecc.) che puntano alla ricerca delle varianti dei geni Brca1 e Brca 2 in donne con familiarità di casi, l'obiettivo è la diagnosi precoce del tumore. Grandi novità anche per gli screening neonatali, oltre alla Sma, entrano nei Lea anche il “monitoraggio” di altre 8 malattie rare molto gravi come otto nuove patologie metaboliche come la Scid o le malattie di Fabry e Gaucher. Significativo anche l'intervento - da solo vale 63 milioni - relativo alle sedute terapeutiche (al massino 20 l'anno) per disturbi alimentari come bulimia e anoressia che entrano anche nell'elenco delle malattie con condizioni croniche e invalidanti. Sul fronte delle esenzioni per patologia entrano la Fibromialgia nelle forme gravi e la nalattia polmonare da micobatteri non tubercolari. Mentre per altre malattie già esenti come asma grave, psicosi, colite ulcerosa, epatite cronica e cirrosi epatica, diventano gratuite nuove prestazioni. Nel decreto ministeriale viene infine anche rivista la definizione di “ausilio su misura” per i disabili che tocca da vicino il settore dela protesica ed è definito appunto “il dispositivo fabbricato appositamente sulla base di una prescrizione scritta di qualsiasi persona autorizzata dal diritto nazionale in virtù della sua qualifica professionale, che indichi, sotto la responsabilità di tale persona, le caratteristiche specifiche di progettazione, e che è destinato a essere utilizzato solo per un determinato paziente”.

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