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Unifarco deposita la domanda di brevetto 3-Syn-Boost: tecnologia che potenzia l'uso di eccipienti funzionali all’interno degli integratori

Farmaci Redazione DottNet | 28/07/2025 14:05

Il progetto ha ottenuto il primo posto nel bando regionale del Fondo di Sviluppo e Coesione, dedicato alla ricerca e sviluppo nel settore salute e benessere delle imprese venete

Unifarco - azienda leader in Italia nel settore della salute e del benessere in farmacia – ha depositato la domanda di brevetto per la tecnologia 3-Syn-Boost, in grado di incrementare l’utilizzo di eccipienti funzionali ad azione salutistica all’interno degli integratori minimizzando l’uso di sostanze inerti. 

Nel contesto degli integratori alimentari, gli eccipienti sono tradizionalmente utilizzati per svolgere funzioni ancillari, come proteggere gli ingredienti principali, favorire il loro assorbimento o migliorarne le caratteristiche organolettiche. Tuttavia, con la crescente consapevolezza dei consumatori riguardo alla propria salute, questi ultimi sono diventati sempre più attenti alla composizione dei prodotti acquistati, cercando etichette "pulite" con il minimo contenuto di ingredienti non funzionali. 

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In risposta a questa crescente domanda, il laboratorio R&D Integratori di Unifarco nel 2023 ha avviato un progetto innovativo volto a studiare l’utilizzo di ingredienti alternativi più salutistici e miscele di eccipienti da utilizzare nelle formulazioni di integratori alimentari. Lo studio ha ottenuto il primo posto nel bando regionale del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), dedicato alla ricerca e sviluppo nel settore salute e benessere delle imprese venete. Utilizzando metodiche avanzate, è stato individuato un approccio focalizzato sulla sostituzione degli eccipienti tradizionali nelle compresse e capsule.

Le fasi dello studio

Il processo di sviluppo delle nuove formulazioni oggetto del brevetto 3-Syn-Boost, è iniziato con lo studio da parte del reparto R&D di Unifarco di ingredienti alternativi e loro miscele, in specifici rapporti ponderali, utilizzabili al posto delle miscele di eccipienti classici all’interno degli integratori alimentari.Attraverso un’analisi reologica (studio del comportamento di un materiale quando scorre e si deforma), svolta in collaborazione con Unired e il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Padova, è stato individuato un approccio metodologico predittivo per lo sviluppo di nuovi prodotti e/o il restyling di quelli già realizzati con eccipienti alternativi, agendo in fase di prototipazione di compresse e capsule e verificando la stabilità fisico-chimica delle nuove formule.

Dopo aver esaminato le caratteristiche di scorrimento di vari ingredienti utilizzabili come eccipienti alternativi e aver condotto uno studio di stabilità, il reparto di R&D di Unifarco ha selezionato 3 sostanze con azioni benefiche dalla cui combinazione è nato il brevetto 3-Syn-Boost:

  • polisaccaridi di origine vegetale con proprietà prebiotiche;

  • prebiotici noti per la loro capacità di supporto della flora intestinale, impiegati come diluenti e leganti;

  • lipidi di derivazione vegetale, utili per la scorrevolezza delle polveri e per l’ottimizzazione delle performance fisiche delle compresse grazie alla loro azione lubrificante.

"La decisione di lavorare sugli eccipienti inerti è nata per diverse ragioni, la principale è stata quella di cercare di rendere gli integratori quanto più possibile funzionali" commenta Elena Casanova, Food Supplements R&D Manager di Unifarco. "Per motivi tecnologici, una buona percentuale degli ingredienti in formula ha una funzione ancillare. Si tratta di eccipienti, generalmente ingredienti inerti, che hanno proprio la funzione di fare in modo che le compresse abbiano determinate caratteristiche tecnologiche che permettono la loro lavorabilità e anche la loro performance una volta assunte. La nostra sfida è stata quella di mantenere tali caratteristiche, cercando di ridurre al minimo la componente inerte e aumentare quindi l’apporto di ingredienti funzionali, che possano dare un beneficio salutistico ulteriore".

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