E’ uno dei tumori più aggressivi e con meno cure. Ma ora la speranza arriva dall’asse di ricerca Napoli - Philadephia
Un nuovo studio del gruppo di ricerca del Dipartimento di Senologia del Pascale, in collaborazione con lo SBARRO Institute di Philadelphia, ha messo in luce un possibile bersaglio terapeutico per il carcinoma mammario triplo negativo, una delle forme più aggressive di tumore al seno, che ancora oggi dispone di poche opzioni di cura. I ricercatori hanno dimostrato il ruolo chiave della proteina NONO nella regolazione dell’immunità innata, cioè quella prima linea di difesa naturale del nostro organismo contro le malattie. In particolare, è stato osservato che la proteina NONO risulta sovraespressa (cioè prodotta in quantità maggiori del normale) nelle cellule del carcinoma mammario triplo negativo.
Ridurre i livelli di NONO – sia attraverso particolari tecniche di silenziamento genico (siRNA), sia mediante un inibitore chimico – ha portato all’attivazione di una risposta immunitaria.
Secondo i ricercatori, questa scoperta apre prospettive future per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche combinate, in cui gli inibitori di NONO potrebbero essere utilizzati insieme a farmaci che modulano i checkpoint immunitari, già impiegati con successo in altri tipi di tumore. “Si tratta di un risultato ancora preliminare – spiega Michelino De Laurentiis – ma che indica una direzione promettente per affrontare una malattia difficile come il carcinoma triplo negativo, dove il bisogno di nuove terapie è molto alto.” Un lavoro che si aggiunge ai tantissimi altri avviati al Pascale e che, come sottolinea il nuovo direttore dell’Irccs partenopeo, Maurizio di Mauro “conferma l’elevata qualificazione della ricerca del Pascale nel contesto della oncologia mondiale e indica il valore incrementale della nostra ricerca e della qualità delle cure che l'Istituto è in grado di garantire”.
Per il World Radiotherapy Awareness Day (7/9), l’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica (AIRO) si unisce alla comunità scientifica internazionale per celebrare una disciplina che contribuisce a curare milioni di persone
Studi Ieo, "nessuna rischio di recidiva legato a ormoni"
Istituto Regina Elena, risposte nell' 82% dei pazienti con il nuovo dispositivo
All’iniziativa aderiranno più di 140 centri diffusi su tutto il territorio italiano e uno in Albania che apriranno le proprie porte per offrire giornate di diagnosi precoce gratuite, ad accesso libero o su prenotazione
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti