Canali Minisiti ECM

In Gazzetta Ufficiale HEMGENIX® la prima terapia genica per l’emofilia B

Farmaci Redazione DottNet | 08/09/2025 18:57

Riconosciuto il requisito dell’innovazione terapeutica per etranacogene dezaparvovec, con accesso al relativo Fondo, attraverso un accordo di Managed Entry Agreement (MEA) di tipo payment by result

 È stata pubblicata il 03/09/2025 in Gazzetta Ufficiale la determinazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che ufficializza la rimborsabilità in Italia di HEMGENIX® (etranacogene dezaparvovec), la prima terapia genica one-shot per adulti con emofilia B grave e moderatamente grave (deficit congenito del Fattore IX della coagulazione) senza storia di inibitori del fattore FIX che può avere un impatto significativo nella qualità di vita dei pazienti. L’emofilia B è una malattia rara e potenzialmente letale che in Italia registra 1,5 casi ogni 100.000 abitanti. Comporta gravi episodi emorragici, spesso spontanei, a carico delle articolazioni, dei muscoli e degli organi interni.

Attualmente, i pazienti necessitano di infusioni continue e a vita di Fattore IX per prevenire le emorragie e gestire la carenza congenita della proteina. HEMGENIX® (etranacogene dezaparvovec) ha ottenuto il requisito dell’innovazione terapeutica.

Questo comporta, ai sensi della normativa vigente (Legge n. 207/2024), una serie di conseguenze rilevanti, tra cui l’inserimento nel Fondo dei farmaci innovativi, che garantisce risorse dedicate per l’accesso rapido dei pazienti a questo tipo di terapie. La rimborsabilità di HEMGENIX® è stata definita attraverso uno sconto confidenziale e un accordo di Managed Entry Agreement (MEA) di tipo payment by result. Questo modello prevede che il rimborso del trattamento sia direttamente correlato agli esiti clinici ottenuti: in pratica, si applica un pay-back a carico dell’Azienda per tutti i pazienti non respondenti, secondo criteri e indicatori clinici concordati con AIFA. Il payment by result rappresenta quindi uno strumento di condivisione del rischio che tutela la sostenibilità del sistema, garantendo al tempo stesso equità di accesso ai pazienti eleggibili.

pubblicità

Nel caso di HEMGENIX®, questo meccanismo è particolarmente rilevante, poiché si tratta di una somministrazione unica il cui valore viene misurato nel lungo periodo, assicurando che l’investimento pubblico sia proporzionato al beneficio clinico reale. “La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale segna un momento storico per l’emofilia B in Italia” – ha dichiarato Lara Pippo, Head of Market Access di CSL Behring Italia. “L’obiettivo condiviso con le istituzioni è consentire alle persone con questa malattia rara di accedere in tempi rapidi a una terapia innovativa, assicurando al contempo la sostenibilità del sistema sanitario. È un traguardo che si traduce in nuove prospettive per i pazienti e le loro famiglie.” HEMGENIX® si somministra in un’unica infusione endovenosa e utilizza un vettore adeno-associato (AAV5) per introdurre nelle cellule il gene funzionale che consente Date of Preparation Sept 2025 al fegato di produrre Fattore IX in modo autonomo e duraturo, contribuendo a prevenire o ridurre in modo significativo gli episodi di sanguinamento.

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale segna l’inizio della disponibilità di HEMGENIX® per i pazienti italiani, ribadendo l’impegno delle istituzioni e dell’azienda nel rendere accessibili le terapie più avanzate e innovative. Informazioni sull'emofilia B L'emofilia B è una malattia rara, potenzialmente letale, causata da una mutazione del gene F9, che determina bassi livelli del Fattore IX funzionale alla coagulazione. Le persone affette da questa patologia sono vulnerabili ai sanguinamenti nelle articolazioni, nei muscoli e negli organi interni, che provocano dolore, gonfiore e danni alle articolazioni. I trattamenti attuali dell’emofilia B moderata e grave prevedono infusioni profilattiche di FIX per tutta la vita con l’obiettivo di sostituire o integrare temporaneamente i bassi livelli del fattore di coagulazione del sangue. Informazioni sullo studio registrativo HOPE-B Lo studio registrativo di Fase III HOPE-B è uno studio in corso multinazionale in aperto, a braccio singolo, per valutare la sicurezza e l'efficacia di etranacogene dezaparvovec. Cinquantaquattro pazienti adulti affetti da emofilia B, con emofilia B moderatamente grave o grave e che necessitano di una terapia sostitutiva profilattica con il FIX, sono stati arruolati in un periodo prospettico di osservazione di almeno sei mesi o più, durante il quale hanno continuato ad utilizzare la loro attuale terapia standard per stabilire il tasso di sanguinamento annuale (ABR) di base.

Dopo questo periodo iniziale, i pazienti hanno ricevuto una singola somministrazione endovenosa di etranacogene dezaparvovec alla dose di 2x1013 gc/kg. I pazienti non sono stati esclusi dallo studio sulla base di preesistenti anticorpi neutralizzanti (NAbs) verso AAV5. Un totale di 54 pazienti ha ricevuto una singola dose di etranacogene dezaparvovec. L'endpoint primario dello studio HOPE-B era l'ABR 52 settimane dopo il raggiungimento dell'espressione stabile del Fattore IX (mesi 7-18) rispetto al periodo iniziale di sei mesi. Per questo endpoint, l'ABR è stato misurato dal settimo al diciottesimo mese dopo l'infusione, assicurando che il periodo di osservazione rappresentasse uno stato stazionario dell’espressione del transgene FIX. Gli endpoint secondari comprendevano la valutazione dell'attività del Fattore IX. Non sono state segnalate reazioni avverse gravi legate al trattamento.

Un decesso dovuto a shock cardiogeno in un paziente di 77 anni a circa 60 settimane dalla somministrazione è stato considerato dagli sperimentatori e dallo sponsor aziendale non correlato al trattamento. Un evento avverso grave di carcinoma epatocellulare è stato determinato come non correlato al trattamento con etranacogene dezaparvovec mediante caratterizzazione molecolare indipendente del tumore e dall'analisi dell'integrazione del vettore. Non sono stati segnalati inibitori del FIX. Date of Preparation Sept 2025 Informazioni su etranacogene dezaparvovec Etranacogene dezaparvovec è una terapia genica che riduce il tasso di sanguinamenti nelle persone eleggibili affette da Emofilia B, consentendo all'organismo di produrre continuamente il Fattore IX, la proteina deficitaria nell'Emofilia B. Utilizza AAV5, un vettore virale non infettivo, chiamato virus adeno associato (AAV). Il vettore AAV5 trasporta la variante del gene Padua del Fattore IX (FIX-Padua) nelle cellule bersaglio del fegato, generando proteine di Fattore IX 5-8 volte più attive del normale. Queste istruzioni genetiche rimangono nelle cellule bersaglio e, generalmente, non si integrano nel DNA della persona. Una volta consegnate, le nuove istruzioni genetiche consentono di produrre livelli stabili di Fattore IX.

Commenti

I Correlati

A Euretina risultati studi real world per aflibercept 8 mg in degenerazione maculare neovascolare legata all'età ed edema maculare diabetico

Le liste aggiornate comprendono ora 523 farmaci per adulti e 374 per bambini, confermandosi uno strumento guida per oltre 150 Paesi

Al Congresso 2025 della Società europea di cardiologia da Bayer i dati di nuove analisi post hoc dello studio di fase III ATTRibute-CM su acoramidis

Aifa, carenza del medicinale Zypadhera

Aifa | Redazione DottNet | 03/09/2025 12:37

Gli operatori sanitari sono invitati a evitare di prescrivere Zypadhera a nuovi pazienti per riservare/garantire la fornitura del medicinale ai pazienti già in trattamento e per i quali non esistono valide alternative terapeutiche

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti