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Radiologi Sirm: Attenzione a medicina difensiva ed esami inappropriati

Sanità pubblica Redazione DottNet | 16/09/2025 16:13

Giornata per la sicurezza delle cure, "oggi dosi con radiazioni basse ma occhio alle esposizioni superflue"

La Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm), in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita che si celebra domani, conferma di essere in prima linea nel garantire al paziente le migliori opzioni terapeutiche e diagnostiche riducendo al massimo i rischi. Come? Ponendo l'attenzione verso esami diagnostici effettuati talvolta in modo inappropriato, anche in relazione alla medicina difensiva, pratica che "comporta spese inutili - sottolinea la società scientifica in una nota - ma soprattutto esposizione a radiazioni superflue che possono essere dannose per la salute del singolo paziente, ma anche dell'operatore". I progressi dell'innovazione hanno permesso di ridurre fortemente la quantità di emissioni, "ma va sempre tenuto alto il livello di attenzione", avverte la Sirm che, per aumentare la consapevolezza e l'alert su questi temi, ha promosso oggi un convegno nella sede del Cardello a Roma, alla vigilia della giornata nazionale che si celebrerà domani come da direttiva del presidente del Consiglio dei ministri.

Si tratta di "una giornata fondamentale - spiega Nicoletta Gandolfo, presidente nazionale Sirm, direttore Dipartimento Immagini e coordinatore della Breast Unit dell'Asl 3 di Genova - La radiologia medica si è fortemente evoluta: non si tratta più di una semplice interpretazione delle immagini, ma diventa radiologia clinica che interviene in tutti i percorsi, dalla prevenzione alla diagnosi, alla stadiazione, al follow-up. Proprio per questo diventa fondamentale concentrarsi sulla sicurezza attraverso il percorso di formazione degli operatori, la corretta informazione al paziente, la collaborazione con gli altri clinici e con le altre società scientifiche".

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Sottolinea Luca Brunese, presidente eletto Sirm: "Da anni ormai la quantità di radiazioni utilizzate per gli esami radiologici è in costante riduzione, proprio nell'ottica di ottimizzare i percorsi e soprattutto tutelare il paziente. Per questo è diventato indispensabile impegnarsi sulla formazione degli operatori e sulla collaborazione con gli altri clinici, come gli oncologi: la collaborazione di Sirm con Aiom, Associazione italiana di oncologia medica, è un esempio virtuoso a tutto vantaggio dei malati".

Aggiunge Vittorio Miele, presidente Fidesmar: "La Federazione delle società scientifiche dell'area radiologica ha proprio nella sua mission il tema della sicurezza, che si declina con la corretta somministrazione di esami quando sono realmente indicati per evitare sprechi e procedure inutili". Anche "Airo, Associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica) - rimarca il presidente Marco Krengli - si è molto impegnata per definire linee guida da adottare sull'intero territorio nazionale, in forte collaborazione con l'Istituto superiore di sanità e nella formazione attraverso webinar". Anche perché "il tema della sicurezza - ricorda Maria Luisa De Rimini, presidente Associazione medici nucleari (Ainm) - ha rappresentato una costante nell'evoluzione della specialità con forte implicazione nelle pratiche cliniche".

Garantire l'inquadramento corretto del paziente rappresenta ormai "la vera sfida quotidiana per tutti noi - evidenzia Nicoletta Anzalone, presidente Ainr, Associazione di neuroradiologia - anche grazie all'utilizzo di nuovi software e l'intelligenza artificiale". Stefano Arcangeli, presidente dell'Airb, associazione dei radiobiologi, puntualizza l'importanza della radioprotezione nei confronti sia dei pazienti che degli operatori sanitari. Ernesto Di Cesare, professore ordinario dell'università dell'Aquila e delegato Sirm per il progetto europeo Claud-It, ricorda come il tema della sicurezza e della corretta prescrizione possa avere riflessi anche sulle liste d'attesa e rappresenti un problema comune, dato che la Società europea di radiologia ha lanciato un programma specifico. "Senza dimenticare - conclude Giampaolo Carrafiello, direttore di Radiologia del Policlinico di Milano e professore all'università degli Studi di Milano - l'importanza, sempre più rilevante, della radiologia interventistica come nuova opzione terapeutica in diverse patologie".

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