Con le nuove terapie antiretrovirali la qualità di vita delle persone con HIV è simile a quella della popolazione generale, ma emergono nuove sfide come la personalizzazione delle terapie
Tra i più brillanti giovani infettivologi italiani si preparano ad affrontare le nuove sfide dell’HIV con strumenti all’avanguardia. È il frutto del consolidamento della "SIMIT Next Generation Master Class in HIV", di cui si chiude la seconda edizione con grande partecipazione e si rafforza un percorso formativo che la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali ha voluto dedicare alle nuove generazioni di specialisti. Dopo la prima edizione nel 2023, oggi l’iniziativa si conferma come un punto di riferimento nella preparazione dei giovani infettivologi italiani, creando un vero e proprio network nazionale capace di condividere esperienze e best practice nella gestione dell’infezione da HIV.
LE NUOVE SFIDE DELL’HIV - La terapia antiretrovirale negli ultimi anni ha cambiato drasticamente la storia dell’infezione da HIV. Le condizioni di vita delle persone affette dal virus sono decisamente migliorate ma si presentano nuove sfide.
GIOVANI MEDICI AL CENTRO DI UN PROGETTO CONTINUATIVO - Anche in questa seconda edizione, 30 giovani infettivologi selezionati nei principali centri italiani hanno potuto confrontarsi con i più importanti specialisti del settore, attraverso moduli residenziali e webinar interattivi. Il percorso si è concluso con la consegna dei riconoscimenti nella cerimonia finale dell’Awards Meeting, occasione in cui i partecipanti hanno presentato i progetti di approfondimento elaborati nei mesi di formazione, ricevendo gli attestati ufficiali. Il format, già apprezzato nella prima edizione, ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia: lezioni frontali, confronto diretto con i docenti, strumenti multimediali e test interattivi hanno favorito una partecipazione attiva e un livello di approfondimento di grande valore pratico. La Next Generation Master Class in HIV si è svolta da maggio 2024 a settembre 2025 con il contributo non condizionante di Gilead Sciences. Il progetto ha messo in relazione giovani infettivologi e clinici esperti, favorendo la nascita di una rete che continuerà a crescere nelle prossime edizioni. Da nord a sud fino alle Isole, dai centri più grandi a quelli più piccoli, il progetto ha accolto specialisti da ogni parte d’Italia; il medesimo format sarà applicato anche nella prossima edizione che si svolgerà nel 2026, dando continuità al percorso di formazione in cui la SIMIT si sta impegnando molto.
"La SIMIT crede fortemente nella formazione delle nuove generazioni – sottolinea Roberto Parrella, Presidente SIMIT – Con questa seconda edizione abbiamo consolidato l'esperienza di un progetto dedicato a giovani infettivologi che potrà essere il motore di innovazione nella presa in carico dei pazienti. Le sfide dell’HIV si stanno trasformando: l’invecchiamento della popolazione, le comorbidità, la durata a lungo termine delle terapie. È fondamentale che i giovani specialisti siano pronti a gestire questi scenari con competenze aggiornate e condivise. Formare giovani medici significa garantire continuità alla ricerca e alla qualità dell’assistenza nei prossimi decenni". "Abbiamo perseguito con successo l’obiettivo di formare giovani clinici non solo sul piano teorico, ma anche nella pratica quotidiana – commenta il Prof. Claudio Mastroianni, Past President SIMIT – La seconda edizione ha confermato quanto sia prezioso il confronto diretto con i docenti e tra pari: si è creato un dialogo che va oltre il corso e che alimenta una rete nazionale di specialisti. Nel campo dell’HIV affrontiamo una situazione particolare: le nuove terapie hanno portato a un progresso senza precedenti, ma l’infezione è ancora presente e minacciosa, e come tale deve essere considerata. Le nuove sfide rendono necessario spiegare ai giovani medici la storia dell’infezione e le nuove priorità e strategie d’azione alla luce del progresso scientifico".
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