
Campagna Cittadinanzattiva-Federfarma su medicina di genere
Il 90% delle donne presenta almeno un fattore di rischio cardiovascolare, il 37,4% presenta anomalie all'esame dell'elettrocardiogramma (Ecg), soprattutto legate al ritmo cardiaco (50%) e alla conduzione intraventricolare (41,2%). Inoltre, tra le donne con anomalie nell'Ecg, il 23,6% è in sovrappeso e il 13,2% in condizione di obesità. Al quadro si aggiungono fattori di rischio quali sedentarietà (57,2%), fumo (31,8%) e ipercolesterolemia pregressa (28,2%) ed è particolarmente allarmante il dato relativo alle donne già diagnosticate e in trattamento antipertensivo: quasi 3 su 10 (29,3%), infatti, mostrano valori pressori ancora alti, segnale di possibili problemi di aderenza terapeutica o di efficacia del trattamento.
"Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità femminile e dopo la menopausa il rischio aumenta, ma, nonostante ciò, molte donne non si sottopongono a dei controlli periodici", ha spiegato Claudia Ciriello, responsabile del progetto per Cittadinanzattiva durante il convegno di presentazione del report oggi a Roma. "Le donne spesso non hanno abbastanza informazioni per poter prevenire queste patologie - ha spiegato Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva -. Per questo servono iniziative concrete di salute di prossimità: laddove le persone vivono e ci sono presidi territoriali come le farmacie, si può agire attivamente per tutelare il diritto alla salute". "La farmacia - ha aggiunto Marco Cossolo (nella foto), presidente di Federfarma nazionale - è il presidio sanitario più vicino al cittadino, soprattutto nei piccoli centri, dove accedere ai servizi sanitari è più difficoltoso. Grazie alla telemedicina in farmacia la prevenzione e gli screening diventano a portata di tutti". "L'accessibilità dei controlli su tutto il territorio è un aspetto fondamentale della prevenzione - ha concluso Sergio Iavicoli, direttore generale della prevenzione al Ministero della Salute. Pensare alla medicina territoriale senza le farmacie è impossibile, sia per la loro presenza capillare che per il rapporto fiduciario con i cittadini".
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