
Studi di fase 3 in forme recidivante e primariamente progressiva
Un nuovo farmaco riduce significativamente, rispetto ad altre terapie, le ricadute nei pazienti con sclerosi multipla. Lo dimostra lo studio di fase 3 'Fenhance 2', sulla molecola fenebrutinib, un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (Btk) che ha ridotto significativamente il tasso annualizzato di ricadute (Arr) rispetto a teriflunomide su un periodo di trattamento di almeno 96 settimane nei pazienti con sclerosi multipla recidivante. Anche lo studio pivotale di Fase 3 'Fentrepid', che ha valutato fenebrutinib confrontato con ocrelizumab in pazienti con sclerosi multipla primariamente progressiva, ha raggiunto il suo endpoint primario. I risultati hanno mostrato che fenebrutinib è risultato non inferiore rispetto a ocrelizumab, l'unica terapia approvata per la patologia, nel ritardo nell'insorgenza della progressione in un periodo di trattamento di almeno 120 settimane.
Lo conferma uno studio condotto dal Bambino Gesù di Roma e pubblicato sul Journal of Neurology, che apre la strada alla possibilità di mettere a punto strategie di prevenzione, come vaccini specifici
Dal 2016 più che raddoppiati sia la prevalenza d’uso che i consumi di psicofarmaci tra i bambini. I consumi di antibiotici restano elevati, specie al Sud, segnalando ancora un uso non sempre appropriato
British Medical Journal, hanno bassa affidabilità gli studi sull'argomento
Studi di fase 3 in forme recidivante e primariamente progressiva
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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