Canali Minisiti ECM

Studio D:A:D: diabete mellito, coronaropatia in pazienti con infezione da HIV

Diabetologia | 05/11/2009 14:57

Benchè le linee guida per gli individui non-infettati con il virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ) considerino il diabete mellito equivalente alla malattia coronarica, esistono poche informazioni su questa associazione con la coronaropatia negli individui infettati da HIV.

 

Un gruppo di Ricercatori dell’University of Copenhagen, ha valutato l’impatto del diabete mellito e della coronaropatia preesistente sullo sviluppo di nuovi episodi coronarici in 33.347 individui infettati da HIV nello studio Data Collection on Adverse Events of Anti-HIV Drugs ( D:A:D Study ). Su 159.971 persone–anno, si sono verificati 698 eventi coronarici. Dopo aggiustamento, il tasso di episodi coronarici si è rivelato 7.52 volte più elevato ( P=0.0001 ) nei soggetti con coronaropatia preesistente rispetto a quelli senza coronaropatia, ma solo 2.41 volte più elevato nelle persone con diabete mellito rispetto a quelle senza la patologia ( P=0.0001 ). Non sono state osservate interazioni statistiche tra diagnosi e sesso; anche se le persone più anziane con diabete mellito hanno mostrato un tasso aumentato di coronaropatia rispetto a quelle più giovani, negli anziani con preesistente coronaropatia sono stati osservati tassi più bassi.

pubblicità

Un’interazione statisticamente significativa tra preesistente diabete mellito e coronaropatia ( P=0.003 ) suggerisce che il tasso di coronaropatia in persone con preesistente coronaropatia e diabete mellito è inferiore all’atteso sulla base dei soli effetti principali. In conclusione, il diabete mellito e la preesistente coronaropatia sono entrambi importanti fattori di rischio per eventi coronarici in individui infettati da HIV. Sono necessari interventi mirati per ridurre il rischio di coronaropatie in entrambi i gruppi ad alto rischio di soggetti infettati dal virus dell’immunodeficienza umana.

Commenti

I Correlati

Nel nuovo Consiglio Direttivo, Vice Presidente vicario è la Dr.ssa Ketty Vaccaro, Vice Presidente il Prof. Davide Lauro, Segretario Generale il Prof. Alfonso Bellia

Al via la campagna congiunta FeSDI – ANCI per ribadire il messaggio che nella cura della malattia diabetica non si è soli

Pubblicato su Nature Reviews Endocrinology[i] un consensus report di un panel internazionale di esperti diabetologi e endocrinologi che raccomanda l’adozione dei sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori

Benini: "I diritti delle persone con diabete siano al centro dell’agenda politica. Come chiesto nella lettera dei 14 scienziati, occorre un piano di finanziamento straordinario del Sistema Sanitario"

Ti potrebbero interessare

Nel nuovo Consiglio Direttivo, Vice Presidente vicario è la Dr.ssa Ketty Vaccaro, Vice Presidente il Prof. Davide Lauro, Segretario Generale il Prof. Alfonso Bellia

Al via la campagna congiunta FeSDI – ANCI per ribadire il messaggio che nella cura della malattia diabetica non si è soli

Pubblicato su Nature Reviews Endocrinology[i] un consensus report di un panel internazionale di esperti diabetologi e endocrinologi che raccomanda l’adozione dei sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori

Benini: "I diritti delle persone con diabete siano al centro dell’agenda politica. Come chiesto nella lettera dei 14 scienziati, occorre un piano di finanziamento straordinario del Sistema Sanitario"

Ultime News

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8