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Fimmg e Anaao, le esenzioni ticket toccano alle Asl e non ai medici. Sciopero in Sardegna, bene lo stop a Padova

Sindacato Silvio Campione | 28/04/2011 21:09

"Il primo maggio e' alle porte e a partire da quella data non saranno piu' valide le autocertificazioni sul reddito per ottenere l'esenzione dal pagamento del ticket per visite ed esami specialistici. Non spetta al medico di famiglia controllare se un paziente abbia diritto o meno all'esenzione. Per questo chiediamo che siano le Asl a farlo". E' quanto afferma il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo.
 

"I medici di famiglia, in assenza di una certificazione delle Asl - aggiunge Milillo - non inseriranno l'esenzione nelle prescrizioni degli esami. Solo a questa condizione accetteremo, in via transitoria e per venire incontro agli assistiti, di trascrivere l'esenzione per reddito. Riteniamo - aggiunge il segretario nazionale della Fimmg - che tale procedura a regime debba avvenire per via automatica".Le nuove norme sono previste da un decreto del ministero dell'Economia del 2009, e l'obiettivo è anche combattere l'evasione in questo settore considerando che, secondo alcune stime, ammonta ad oltre un miliardo di euro l'anno l'evasione sui ticket sanitari e sarebbe esentato senza diritto circa il 40% dei malati. A godere dell'esenzione dei ticket dovrebbero essere le fasce con reddito più basso. Attualmente basta un'autocertificazione per non pagare la tassa su visite ed esami. "La confusione -  precisa Milillo -, deriva anche dalla diversità delle procedure regionali. Il medico deve infatti rilevare il codice di esenzione tramite i sistemi regionali e indicarlo sulla ricetta. Se però il paziente non risulta presente negli elenchi, la Regione Lazio, ad esempio, ha stabilito che fino al 30 giugno 2011 si potrà ancora ricorrere alla autocertificazione, ma nel frattempo il cittadino dovrà comunque recarsi presso le asl per rendere l'eventuale autocertificazione.

Iter diversi in altre regioni: in Emilia Romagna, spiega Milillo, sono ad esempio le asl o i patronati a rilasciare i certificati di esenzione che il cittadino dovrà presentare al medico. In Campania, invece, sono previsti meccanismi attraverso i quali la Regione provvede ad aggiornare i programmi dei medici, per cui il codice di esenzione del cittadino compare in automatico". Anche l'Anaao Assomed ribadisce la sua contrarietà alla norma che attribuisce al medico il compito di accertare l'esenzione dal ticket per reddito.
'L'applicazione del decreto ministeriale del 2009 che prevede questo obbligo - sottolinea l'associazione dei medici dirigenti - comporta un notevole danno per il lavoro del medico che si vede sottrarre tempo prezioso per l'assistenza ai pazienti e patisce anche l'inadeguatezza dei sistemi regionali ai quali il medico si deve rivolgere per il necessario supporto per l'espletamento on-line della pratica. A farne le spese sono ancora una volta i cittadini che si trovano coinvolti in un sistema ampiamente insufficiente a garantire le prestazioni necessarie. L'Anaao Assomed, condividendo peraltro quanto affermato dalla Fimmg, protesta con forza contro una norma che stravolge le competenze professionali del medico attribuendogli mansioni amministrative a cui le Asl dovrebbero rispondere'.

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A tal proposito sono previsti due giorni di chiusura degli studi medici, il 5 e 6 maggio (con garanzia delle urgenze domiciliari). Questa la decisione presa dalla segreteria regionale della Federazione Medici di famiglia (Fimmg), per protestare contro il 'silenzio' dell'Assessorato regionale della Sanita' in vista dell'entrata a regime del disposto del decreto ministeriale che obbliga il medico ad apporre l'esenzione per reddito sulle prescrizioni per accertamenti diagnostici e che pone, in assenza di un'attestazione in possesso del paziente - secondo i medici di famiglia - una 'seria criticita' dal punto di vista della correttezza della prescrizione stessa'.
La Fimmg denuncia il 'carico burocratico che la Medicina di famiglia deve sopportare con richiesta di sempre nuove funzioni di tipo amministrativo che distolgono il medico dall'attivita' clinica'. Oltre ai due giorni di 'sciopero' del 5 e 6 maggio, la Fimmg ha annunciato che dal primo maggio i medici di famiglia apporranno l'esenzione per reddito nelle prescrizioni per i cittadini in possesso dell'attestato di esenzione; rimanderanno al prescrittore i pazienti, provenienti da ospedali e specialisti vari, che non siano in possesso della ricetta Ssn per farmaci e accertamenti ulteriori.Ha avuto una adesione dell'80 per cento la prima giornata di sciopero dei medici di base padovani aderenti alla Fimmg che giovedì 27 aprile hanno inaugurato una serie di serrate degli ambulatori per protestare contro la 'burocratizzazione' della professione.
Anima del movimento dei medici padovani il dott. Domenico Crisara' che per conto del sindacato dei medici da tempo conduce una battaglia per liberare i medici di famiglia dal ruolo di estensori di ricette mediche e prescrittori di terapie su ordine dei medici specialisti.
'E' ora di finirla - dice Crisara' -. Noi non siamo scrivani e i nostri pazienti non sono fattorini, siamo costretti a sottrarre tempo prezioso ai nostri utenti per copiare e certificare esami e richieste di specialisti che hanno effettuato la visita, ma non hanno rilasciato ricette rosse, ne' consegnato il certificato di malattia'. 'Soffriamo l'evidente incapacita' delle Aziende - rileva - di far applicare norme riconosciute che impongono la totale presa in carico del paziente, diagnostica, dimissione, farmaci, certificato di malattia'. Lo sciopero continuera' anche domani: sono previste in tutto ventotto date di stop, di tre o quattro giorni ciascuna, a cadenza mensile, fino al mese di dicembre.

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