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Lasofoxifene migliora i sintomi di atrofia vaginale nelle donne in postmenopausa

Ginecologia Redazione DottNet | 14/10/2008 16:21

Lasofoxifene, modulatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERM), migliora significativamente l’atrofia vaginale in donne con osteoporosi postmenopausale, agendo sul pH vaginale e migliorando l’indice di maturazione delle cellule vaginali. Questi i risultati ottenuti dallo studio PEARL (Postmenopausal Evaluation and Risk-Reduction With Lasofoxifene) in fase 3, di 3 anni, con lasofoxifene.

8,556 donne in postmenopausa con osteoporosi sono state trattate con calcio (1.000mg) e vitamina D (400-800IU) e poi randomizzate a trattamento con lasofoxifene 0,25mg/d o 0,50mg/d o a trattamento con placebo. Le pazienti avevano un’età tra 59 ed 80 anni. In un subset di 326 pazienti arruolate allo studio, sono stati misurati pH vaginale ed indice di maturazione cellulare alla base, a 12 mesi, a 24 e 36 mesi; è stato osservato che in questo sottogruppo, alla fine del trial, il trattamento con lasofoxifene 0.25mg e 0.5mg ha diminuito le unità di pH log di -0,27 (95% CI, -0.38 to -0.16; P = .001) e -0,13 (95% CI, -0.25 to -0.02; P = .001) rispettivamente, in confronto al gruppo placebo. Inoltre, è stato osservato un significativo effetto con entrambe i dosaggi di lasofoxifene a 12 mesi e per tutto lo studio.

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Entrambe i gruppi in trattamento con lasofoxifene (0,25 o 0,50mg/d) hanno ottenuto effetti positivi sull’indice di maturazione cellulare con un aumento di cellule superficiali rispetto a cellule parabasali a 12 mesi e per 3 anni. Inoltre, variazioni verso una più bassa proporzione di cellule parabasali e più grandi proporzioni di cellule intermedie e superficiali sono state osservate dopo entrambe i trattamenti con lasofoxifene, mentre la relativa proporzione di cellule parabasali, intermedie e superficiali è rimasta invariata nel gruppo placebo.
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