Il Comitato Unitario delle Professioni (Cup) e l'Associazione nazionale avvocati di Napoli chiedono il rinvio dell'entrata in vigore dell'assicurazione obbligatoria per le professioni, prevista il 13 agosto.
I professionisti chiedono il rinvio di almeno un anno dell'entrata in vigore della normativa, per effettuare le opportune modifiche. ''Ci sono numerosi punti nodali che andrebbero sciolti prima dell'obbligatorieta' - afferma Maurizio de Tilla, presidente del Cup - dai rischi da assicurare alle franchigie, dallo scoperto alla retroattività. Inoltre, la norma penalizza giovani e precari, per i quali non è previsto alcun tipo di agevolazione, e che andrebbero quindi esentati''. ''L'assicurazione obbligatoria - aggiunge De Tilla - ha come conseguenza un incentivo al contenzioso ed un innalzamento dei premi che non può che ricadere sui cittadini. Nulla, infatti, è stato fatto per evitare i cartelli assicurativi e per scongiurare che i premi aumentino a dismisura come avvenuto in Francia''. I medici, intanto, protestano contro la polizza assicurativa personale per colpa grave, obbligatoria dal prossimo 13 luglio. Un'ulteriore spesa che, denuncia il Sindacato medici italiani (Smi), potrebbe gravare sui camici bianchi anche per somme fino a 15mila euro all'anno. ''E' una vergogna - dice il presidente nazionale dello Smi, Giuseppe Del Barone - vogliono che il rapporto medico-paziente si basi sulle stesse regole con cui si dirimono i contenziosi che nascono dai sinistri automobilistici. Come al solito si svilisce il ruolo del medico e come al solito su di loro si scarica il peso, anche economico, della cattiva organizzazione del sistema sanitario.
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Fonte: Cup, smi
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