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Farmindustria, troppe manovre non danno stabilità

Aziende Redazione DottNet | 29/07/2013 15:37

Servono più stabilità sui prezzi applicati ai farmaci e più certezza sulle regole per evitare che il settore entri in crisi. Lo ha affermato il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi durante un'audizione presso le Commissioni riunite Bilancio e Affari sociali della Camera.

  ''Negli ultimi otto mesi ci sono state 4 manovre che ci hanno costretto a cambiare i piani industriali - ha spiegato Scaccabarozzi - chiediamo che ci sia più stabilità e certezza delle regole, e che il settore abbia una cabina di regia che comprenda anche il ministero dell'Economia e quello del Welfare oltre alla Salute, in modo da valutare se piccoli risparmi da un lato non comportano problemi dagli altri''.  Tra gli altri suggerimenti dati dall'associazione ci sono un utilizzo maggiore dei fondi integrativi privati per alleviare il peso sul Servizio Sanitario Nazionale e l'ottimizzazione della spesa sanitaria nel suo insieme, e non più solo con l'occhio rivolto soprattutto ai farmaci. ''Noi siamo l'unico settore che ha un tetto di spesa vincolante, cioè che quando si sfora il tetto imposto, che è sempre più basso, deve restituire i soldi alle Regioni - ha sottolineato il presidente di Farmindustria - il risultato è che mentre la spesa per i farmaci è scesa negli ultimi tre anni, tutte le altre del Ssn sono aumentate''.

 Il settore sconta anche il comportamento delle Regioni. ''Ci sono Regioni che impiegano molti mesi, anche due anni per inserire i farmaci nel prontuario dopo l'approvazione da parte dell'Aifa - ha spiegato Scaccabarozzi - e in alcuni casi non vengono inseriti, con gravi discriminazioni per i pazienti''.

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Fonte: farmindustria

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