Un milione di pasticche di Xanax, noto farmaco ansiolitico della multinazionale Pfizer, bloccato all'aeroporto di Zurigo e sequestrato dalla dogana svizzera perchè il lotto, proveniente dalla Cina, è risultato falso e le pasticche erano totalmente prive di principio attivo.
E' l'ultimo caso di cronaca che rilancia l'allarme per il fenomeno dei farmaci 'taroccati', prodotti nella maggior parte dei casi proprio nei paesi asiatici, Cina in testa. Le compresse di Xanax erano destinate all'Egitto e le analisi sono state effettuate dai laboratori dell'autorità di controllo dei medicinali svizzera, la Swissmedic, che ha quindi allertato le autorità internazionali e ordinato la distruzione del lotto. I flaconi di Xanax erano da 0,50 milligrammi ciascuno, per un valore di 220mila euro per un milione di compresse. Un fenomeno, quello dei farmaci contraffatti, che ha dimensioni preoccupanti: secondo l'autorità regolatoria Food and Drug Administration statunitense, infatti, più del 10% del mercato farmaceutico mondiale è soggetto a contraffazione. Ma se nei paesi industrializzati, dotati di norme e sistemi di monitoraggio efficaci, la percentuale per farmaci falsi è dell'1%, in molti Paesi dell'Africa e dell'Asia si raggiungono punte del 20-30%. Ingente pure la dimensione economica del business dei farmaci tarocchi: il Center for Medicine in the Public Interest, un organismo americano specializzato in merito, stima che la vendita di farmaci falsi è aumentata del 90% tra il 2005 e il 2010, attestandosi a 75 mld di dollari (55 miliardi di euro), un'attività tra 10 e 25 volte più redditizia rispetto al traffico di droga. ''La Cina e in genere i paesi asiatici - sottolinea il direttore dell'Unità anticontraffazione dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa, Domenico Di Giorgio - sono le maggiori 'fonti' di farmaci contraffatti, ma si tratta di un fenomeno sommerso e non si hanno stime precise''.
Fonte: aifa
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