
Permette alle cellule di bruciare grassi se il glucosio scarseggia
Un nuovo 'sensore' energetico presente nelle nostre cellule potrebbe cambiare la comprensione di come il corpo monitora i livelli di glucosio, ovvero il combustibile principale 'bruciato' per sostenere la vita. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature e potrebbe avere implicazioni particolari per il diabete. Lo studio si è concentrato sull'attività dell'enzima AMPK, identificato negli anni '90 come un fattore chiave nella produzione di energia nei nostri corpi: si accende quando nelle cellule i livelli di glucosio diminuiscono, ad esempio durante l'esercizio fisico, e stimola processi che permettono al corpo di iniziare a bruciare altri combustibili, come i grassi, per produrre energia.
Ora però è stato fatto un nuovo passo avanti nella comprensione di come questo accade. Era già stato dimostrato che le cellule affamate di glucosio attivano l'AMPK, ma si riteneva che ciò avvenisse attraverso la capacità di questo enzima di percepire i cambiamenti nello stato energetico della cellula.
fonte: ansa
Dal Forum italiano le linee di indirizzo dei 7 tavoli di lavoro con l’obiettivo che queste proposte si traducano in azioni concrete, rafforzando la prevenzione, l’innovazione terapeutica e la qualità della vita
Il ddl raccoglie la battaglia che Fand- Associazione Italiana Diabetici Odv promuove da sempre per abbattere le discriminazioni e garantire il pieno diritto alla circolazione
Bonadonna, Presidente Eletto della Società Italiana di Diabetologia: "Stiamo assistendo a una vera rivoluzione, una situazione in pieno e positivo sviluppo"
Buzzetti, Presidente SID "Mai come quest’anno il diabete di tipo 1 è stato così presente nel programma scientifico"
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
Commenti