
Oms, progressi in stallo: servono più fondi
Dopo i successi segnati a livello globale, i progressi nella lotta contro la malaria hanno subito una battuta d'arresto, tanto che nel 2016 si stima ci siano stati 5 milioni di casi in più rispetto all'anno precedente. Il numero di morti, 445mila, è invece rimasto circa lo stesso del 2015. Lo segnala l'ultimo rapporto sulla malaria pubblicato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L'anno scorso, secondo i dati pubblicati, ci sono stati 216 milioni di casi in 91 paesi, contro i 211 milioni dell'anno precedente, mentre il numero di morti è stato di 445mila, contro i 446mila del 2015.
E' l'Africa a pagare il tributo più caro, con il 90% dei casi e delle morti, anche se è migliorato il tasso di diagnosi.
Secondo il rapporto dell'Oms il mondo non è sulla strada giusta: il problema principale è la mancanza di fondi adeguati stanziati sia a livello internazionale che nazionale. Il risultato è che non si riescono a offrire a tutti i farmaci, le zanzariere trattate con insetticida, e altri strumenti salva-vita. Nel 2016 si stima che siano stati destinati alla lotta contro la malaria, a livello globale, circa 2,7 miliardi di dollari. Molti meno dei 6,5 miliardi che andrebbero investiti ogni anno per centrare gli obiettivi del 2020. Nel 2016 i maggiori donatori a livello internazionale dei programmi sono stati gli Usa (38%), seguiti da Regno Unito, Francia, Germania e Giappone.
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
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