L'opportunità potrà essere utilizzata già entro febbraio
La disciplina sul cumulo gratuito dei contributi frutto di carriere "spezzate" (versati, cioè, in più Gestioni), consentita dalla Legge di Bilancio per il 2017, va verso l'applicazione: ci sono stati, infatti, a quanto si apprende, dei progressi nell'incontro di oggi fra i tecnici dell'Inps e delle Casse di previdenza private per far sì che la chance possa essere sfruttata dai liberi professionisti "già entro la fine di febbraio", considerando che prima dovranno esserci altri passaggi, fra cui la sottoscrizione di una convenzione quadro condivisa e di singole convenzioni delle Casse con l'Inps sulle procedure attuative.
Nei giorni scorsi, l'Adepp (l'Associazione che riunisce gli Enti previdenziali) aveva ricordato di aver inviato "il 24 novembre" del 2017 "la propria proposta di convenzione" con l'Istituto pubblico, non avendo, aveva specificato il presidente Alberto Oliveti, "mai smesso, in questi lunghi mesi, di sollecitare soluzioni a breve tempo, affinché gli iscritti potessero avere risposte ed indicazioni per esercitare il proprio diritto di cumulare i periodi assicurativi maturati, predisponendo, pur di fronte a incertezze dovute ad una norma non chiara ed esaustiva, azioni per attuare al meglio e prontamente quanto verrà stabilito, modificando regolamenti, o adottando delibere, raccogliendo le domande e le istanze presentate, in un confronto continuo e trasparente con i propri professionisti".
Dal 2027 l’età pensionabile verrà aumentata automaticamente come previsto dalla legge Fornero. Il governo valuta deroghe per lavori usuranti e un aumento graduale. Ma resta il nodo delle risorse
"Un compenso insopportabile che ignora i costi fissi, che aumentano, e il ruolo cruciale del medico”
Resta da capire quale meccanismo di rivalutazione sarà applicato: se quello “pieno” o se il sistema più restrittivo introdotto dal governo Meloni nel 2023 e 2024 per contenere la spesa
Molti cercano di uscire al più presto dal rapporto di dipendenza per sfruttare da liberi professionisti le competenze acquisite o semplicemente riappropriarsi della propria vita o dei propri spazi
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Commenti