Lo rendono noto i sindacati di categoria, tra i quali l'Anaao, riuniti nell'organizzazione intersindacale
La Ragioneria Generale dello Stato - con una nota sull'Atto di Indirizzo integrativo per l'Area della Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria predisposto dal Comitato di Settore delle Regioni - ha bocciato la richiesta dei sindacati di inserire nel nuovo contratto di lavoro la voce dell'indennità dell'esclusività di rapporto nell'ambito della massa salariale dei medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale (Ssn). Lo rendono noto i sindacati di categoria, tra i quali l'Anaao, riuniti nell'organizzazione intersindacale.
Il contratto di medici, veterinari e dirigenti sanitari del Ssn, rilevano, "è l'unico del comparto sanità ancora al palo, un ritardo imperdonabile che colpisce chi ha ruoli di responsabilità diretta nella diagnosi e cura dei pazienti e nella protezione della salute, assicurando, in modo insostituibile, un diritto costituzionale fondamentale". I sindacati, si legge in una nota, "non possono accettare che un parere tecnico, che ha lo scopo di evidenziare al Governo un problema, si trasformi, per l'inerzia del Governo in questa fase, in una ostruzione sul percorso del nuovo contratto". La questione, rilevano, "non è chiusa e tocca anche alle Regioni assumere iniziative idonee a sbloccare la trattativa, dopo che hanno colpevolmente sottodimensionato gli oneri economici del rinnovo contrattuale della dirigenza medica e sanitaria, giocando sulla presunta ambiguità dei testi di precedenti contratti, pur avendo fatto cassa sui risparmi derivanti dal costo del personale". Da qui la richiesta dei sindacati: "I partiti che si apprestano a formare un nuovo Governo devono urgentemente intestarsi un problema che si trascina da 10 anni, da cui dipende il destino stesso della sanità pubblica".
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"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
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