Canali Minisiti ECM

Dai farmaci che frenano l'immunità una possibile cura per il Parkinson

Farmaci Redazione DottNet | 31/05/2018 13:33

Rischio malattia ridotto per chi li assume

Dall'analisi di milioni di dati clinici scoperta una possibile soluzione al morbo di Parkinson: la possibilità di curarlo, o perlomeno di rallentare il decorso, con farmaci immunosoppressori. E' emerso infatti che chi soffre di malattie autoimmuni di svariato tipo (da colite ulcerosa ad artrite reumatoide) e, che condivide solamente le cure con farmaci che frenano la funzione immunitaria, è protetto dalla malattia.

Lo rivela uno studio condotto presso la Washington University School of Medicine a St. Louis e pubblicato sugli Annals of Clinical and Translational Neurology. Gli esperti hanno analizzato le prescrizioni farmacologiche ricevute da 48.295 persone cui è stato diagnosticato il Parkinson nel 2009 e 52.324 persone senza la malattia. Il risultato è che coloro che avevano assunto o assumevano farmaci immunosoppressori corticosteroidi per svariati motivi avevano un 20% in meno di rischio di ammalarsi di Parkinson e coloro che assumevano o avevano assunto immunosoppressori della classe degli inibitori della inosina monofosfato deidrogenasi avevano un terzo del rischio di ammalarsi di Parkinson rispetto a chi non ha assunto questi immunosoppressori.

pubblicità

La scoperta non solo rafforza l'ipotesi del ruolo del sistema immunitario nella neuro-degenerazione tipica del Parkinson, ma indica anche in questi e altri farmaci simili una via per rallentare il decorso se assunti a partire dalla diagnosi. Il prossimo passo sarà testare questi farmaci su persone a cui è stata appena diagnosticata la malattia per vedere come risponde il loro sistema immunitario e in futuro vedere se ne rallentano il decorso.

Fonte: Annals of Clinical and Translational Neurology.

Commenti

I Correlati

Il 30-40% delle persone con Epilessia non raggiunge il controllo ottimale della malattia

Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report

Ti potrebbero interessare

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Agisce anche sul trabecolato

La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

Ultime News

Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità

I sussidi servono per sostenere le spese per il primo anno di vita dei nuovi nati (ad esempio per baby-sitting e asilo nido), o per i primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare nel caso di affidamenti e adozioni

Anelli (Fnomceo) : "Nettamente contrari all'eliminazione del numero chiuso". Di Silverio (Anaao): "E' una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di una visione futura. Chiederemo un incontro al Ministro Bernini"

Nel 2022 nel mondo 249 milioni di nuovi casi e 608 mila decessi