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Ricciardi (Iss): morbillo, inevitabili i contagi incrociati tra paesi

Infettivologia Redazione DottNet | 19/07/2018 15:00

Nota con le autorità inglesi: sono almeno 7 i casi da Italia a Gb

"In Europa si sono registrati numerosi focolai di morbillo e finché la malattia non verrà debellata i reciproci contagi incrociati tra un Paese e l'altro saranno inevitabili". Lo ricordano in una nota congiunta il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi e Duncan Selbie, Direttore di Public Health England.  "Finché il morbillo non verrà eliminato da tutte le regioni - afferma Selbie - il contagio incrociato tra diversi Stati può avvenire, sia tra Stati membri della stessa regione che tra diverse regioni, quando individui non vaccinati viaggiano verso Paesi in cui il virus è endemico e le epidemie sono in corso, vengono contagiati e tornano nel Paese di origine importando il virus".

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Recentemente, ricorda Ricciardi "alcuni focolai in Inghilterra sono stati legati all'importazione dall'Europa. È stato documentato che, dal 2017, almeno 7 casi sono stati importati dall'Italia (3 nel 2017 e 4 nel 2018). Ci sono stati però anche casi di importazione dall'Inghilterra all'Italia - aggiunge - da gennaio 2018 4 casi di morbillo italiani sono risultati importati dalla Gran Bretagna e hanno portato a due piccoli focolai e altri 5 contagi derivati".Secondo l'ultimo bollettino dell'Ecdc sul morbillo tra giugno 2017 e maggio 2018 il 4% dei casi che si sono verificati in Europa era importato, e il 28% era derivato da quelli importati.   La questione era stata citata recentemente da alcuni media inglesi, che accusavano l'Italia per alcuni focolai nel Regno Unito, dati però smentiti dal ministero italiano.

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