Accordo tra le due federazioni per difendere l'incolumità dei professionisti
Un fronte comune tra medici e ostetrici per migliorare le cure di prossimità e l'assistenza alle famiglie con il potenziamento delle cure ostetriche, ginecologiche e neonatali e la difesa dell'incolumità dei professionisti sanitari nello svolgimento del proprio lavoro. Questo è l'obiettivo di un percorso tracciato tra la Federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri, la Federazione nazionale degli ordini della professione ostetrica e la Federazione italiana dei medici di medicina generale.
Tra le prime azioni da implementare congiuntamente ai medici di famiglia, infatti, c'è lo sviluppo del modello di ostetrica di famiglia e di comunità che si sta sperimentando nell'ambulatorio di quartiere di Piazza Istria a Roma, dove lavorano circa 70 medici generali.
"I medici di famiglia italiani - sottolinea Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg - ritengono non più rinviabile l'evoluzione verso le equipe multiprofessionali. Diventa necessaria l'armonizzazione dei rispettivi contratti di lavoro attraverso specifici finanziamenti che facciano evolvere le cure primarie nel miglioramento dell'assistenza". Ulteriore argomento di lavoro comune è l'individuazione di strategie congiunte per la prevenzione delle aggressioni agli operatori sanitari.
"Inaccettabile la posizione di Federfarma che ha confermato la proposta di un aumento salariale complessivo di soli 120 euro per i prossimi tre anni"
Gasbarrini Professore Ordinario di Medicina interna e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, succede al compianto Professor Giovanni Scambia
"Questo riconoscimento rappresenta per me non solo un importante traguardo personale, ma anche una significativa opportunità per rafforzare lo spirito europeo di collaborazione medico-scientifica"
Per gli infermieri il dovere è limitato alla segnalazione di anomalie evidenti e alla corretta somministrazione del farmaco
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
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