Ricciardi (Iss): si deve dimettere. Società scientifiche attaccano Pizza
Firma la prefazione a un libro critico nei confronti dell'obbligatorietà dei vaccini introdotta dalle legge Lorenzin e finisce nella bufera: protagonista è Giancarlo Pizza, presidente dell'Ordine dei medici di Bologna, contro il quale si scagliano le società scientifiche e il numero uno dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, che ne chiede le dimissioni. "No comment" la sua replica. Il casus belli scoppia sulle dichiarazioni di Pizza contenute nella prefazione al libro "Immunità di legge" (Imprimatur), uscito a fine settembre, riportate dall'edizione bolognese di Repubblica.
Il presidente dei medici di Bologna definisce l'approvazione del decreto legge Lorenzin "un'operazione precipitosa connessa a una presunta 'epidemia' di morbillo e a una 'insufficiente' copertura vaccinale che non aveva raggiunto il 95% della popolazione dei neonati". E ancora, "l'utilizzo dell'affermazione 'siamo in pericolo perché non siamo al 95%' è stata del tutto strumentale e serviva a mascherare il 'traino' per ogni vaccino proposto a quella percentuale, anche se non scientificamente giustificata".
Una presa di posizione che non è piaciuta a Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che chiede le dimissioni del presidente dei medici bolognesi. Si tratta, commenta Ricciardi, di "un atteggiamento antiscientifico, oltre che privo di ogni deontologia professionale. Un atteggiamento incompatibile con la carica che Pizza attualmente ricopre". Parole alle quali Pizza, interpellato dall'ANSA, decide di non replicare trincerandosi dietro a un "silenzio stampa" perentorio. Nel 2017, ricorda il presidente dell'Iss, "l'Italia è nella top-five mondiale tra i Paesi con più casi di morbillo e negare tale evidenza scientifica è molto pericoloso, soprattutto da parte di chi, come un presidente di ordine dei medici, dovrebbe tutelare la salute pubblica".
Nel 2017, sottolinea, "in Italia si sono registrati 5mila casi morbillo e 2mila sono quelli registrati ad oggi nel 2018. Ci si chiede come Pizza possa rappresentare l'Ordine dei medici provinciale, chiamato appunto a proteggere la salute dei cittadini che ai medici si affidano". Insorgono anche le società scientifiche di Pediatria, di Igiene e di Medicina del Lavoro che "esprimono stupore e preoccupazione". La legge sull'obbligo, scrivono in una nota, nasce proprio per garantire la frequenza scolastica a migliaia di bambini immunodepressi che non possono essere vaccinati e che rischierebbero la vita se non protetti dall'immunità di gregge
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