Sindacato ospedalieri, 'non rende giustizia ai camici bianchi'
Non è piaciuto per niente ai medici dirigenti ospedalieri lo spot della Rai con Enrica Bonaccorti sui risarcimenti per gli errori in corsia. "La tutela della salute e dei diritti di tutti i pazienti è anche una nostra priorità, ma lo spot con Enrica Bonaccorti proposto dalla Rai rischia di peggiorare un clima già pesante ed avverso nei confronti dei medici che lavorano negli ospedali pubblici", scrive in una nota il sindacato Coas medici. Nello spot a cui fanno riferimento i medici, Enrica Bonaccorti spiega: "a tutti può capitare di sbagliare, anche agli ospedali. E in questi casi tutti hanno diritto a un giusto risarcimento. Facciamoci sentire. Ci sono fino a dieci anni di tempo per reclamare quello che ci spetta"
"Sarebbe stato bello se lo spot avesse raccontato che il Servizio sanitario nazionale riceve sempre meno risorse, che manca personale e che spesso i nostri colleghi lavorano in condizioni impossibili. Ancora meglio sarebbe stato se lo spot avesse contestualmente denunciato il fatto che quasi ogni giorno un medico viene aggredito negli ospedali italiani", aggiunge Alessandro Garau, segretario generale del Coas medici dirigenti. E conclude: "Si rischia di imbarbarire e peggiorare il clima di diffidenza verso la Sanità ed i medici pubblici, a tutto vantaggio delle Assicurazioni e della Sanità privata. Un altro grave colpo alla Sanità pubblica, che favorisce in questo modo l'esodo dei medici verso il privato ed i suoi sistemi assicurativi. Gli effetti negativi si potranno valutare negli anni".
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
"I limiti di tempo massimi, entro i quali deve essere garantita una prestazione ambulatoriale, prescritta con ricetta rossa e dematerializzata, variano a seconda del grado di priorità"
"Le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione soffrono di una scarsa attrattività, dovuta a prospettive professionali limitate e a opportunità lavorative non adeguate"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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