Canali Minisiti ECM

Più rischio morte per chi non si sottopone agli screening

Medicina Interna Redazione DottNet | 05/01/2019 15:28

Chi accetta invito ha anche altri comportamenti virtuosi

Chi non partecipa agli screening per i tumori ha un rischio più alto di morte anche per motivi non legati a questi controlli. Lo afferma uno studio pubblicato da Jama Internal Medicine del National Cancer Institute di Bethesda, nel Maryland, secondo chi non segue le indicazioni sulle visite preventive è più portato anche ad altri comportamenti sbagliati.  I ricercatori hanno esaminato i dati di quasi 65mila persone di età media 62 anni che dovevano sottoporsi a screening per i tumori di colon-retto, polmoni, ovaie e prostata. Nel complesso circa l'85% ha seguito le indicazioni correttamente, l'11% non si è sottoposto a nessuno screening, mentre il restante 4% ne ha fatti solo alcuni.  Nei 10 anni di osservazione le persone che non avevano fatto screening hanno avuto un rischio maggiore del 73% di morte per cause diverse dai tumori obiettivo dei test rispetto a chi li aveva fatti tutti.

Per chi li aveva fatti parzialmente, il rischio è risultato sempre superiore ma del 36%.  "Lo studio suggerisce che gli stessi fattori che motivano la decisione sugli screening possano avere un impatto anche su altri aspetti della salute - afferma Deborah Grady dell'Università della California in un editoriale di accompagnamento -. Non è possibile infatti che gli screening per il cancro abbiano effetti sul rischio di morte per cause assolutamente non legate a questa malattia. La causa più probabile di questa associazione è il fatto che le persone che seguono l'invito a fare lo screening abbiano anche molti altri buoni comportamenti relativi alla salute". 

fonte: Jama Internal Medicine

Commenti

I Correlati

Sindrome Vexas, chiarite le cause

Medicina Interna | Redazione DottNet | 07/04/2025 18:42

La malattia è causata dall'avvelenamento progressivo della frazione di cellule ancora sane del midollo osseo, causato da un ambiente infiammatorio determinato dalle cellule malate

No al fumo e controllo della pressione sono le principali

Lo rivela uno studio dai ricercatori del BioAgingLab dell'Università di Padova, diretto da Sofia Pavanello, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica GeroScience

Studio Usa, cruciale che ragazzi riposino almeno 7,7 ore a notte

Ti potrebbero interessare

Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme

"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"

Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici

Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue

Ultime News

Più letti