In Italia soltanto nel 4% dei parti viene raccolto il sangue cordonale mentre nel mondo vengono effettuati migliaia di trapianti di cellule staminali del sangue per combattere numerose malattie
In Italia solo nel 4% dei parti viene raccolto il sangue del cordone ombelicale del neonato. Il servizio di raccolta e conservazione delle cellule staminali cordonali, nel nostro Paese, è fornito da 19 strutture-banche di raccolta pubbliche in maniera esclusiva, mentre nel resto d’Europa sono presenti sia banche di raccolta pubblica che privata ed in alcuni paesi Europei quali Inghilterra, Spagna e Germania, sono presenti sistemi ibridi con centri di raccolta privati che offrono la possibilità di inserire quei campioni in un registro nazionale per metterli a disposizione della comunità internazionale.
«Quando si parla di maternità e più ampiamente di genitorialità, il diritto di scelta è fondamentale e deve essere garantito alla donna in ogni momento di questo importante percorso di vita» ha spiegato la dottoressa Pierangela Totta, direttore scientifico di Futura Stem Cells, che è intervenuta all’evento alla presenza del Presidente della Commissione Sanità del Senato, il senatore Pierpaolo Sileri. «Le grandi potenzialità delle cellule staminali ematopoietiche come scelta terapeutica per numerose malattie - sottolinea la dottoressa Totta - tra cui tumori del sangue, tumori infantili cerebrali, malattie del sistema immunitario e patologie ad elevato rischio di sviluppo di leucemie, ma anche in medicina rigenerativa, rendono necessario un momento di riflessione sui passi in avanti da compiere in Italia a livello di regolamentazione, attraverso la conservazione autologa solidale. Nel mondo, solo nel 2017 sono stati effettuati oltre 2mila trapianti di cellule staminali del cordone ombelicale per vincere numerose sfide; la prossima da affrontare - conclude - è quella di patologie distante da quelle alle quali siamo abituati ad associare alle cellule staminali del sangue ma che stanno dando dei buoni risultati che ci fanno ben sperare, come la paralisi celebrale infantile e la sindrome dello spettro autistico».
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