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Remunerazione farmacie: è alta l'attenzione del Governo

Farmacia Redazione DottNet | 13/03/2019 18:35

Incontro al ministero con una delegazione di Farmacieunite e Assofarm, per un confronto informale e aperto su alcuni temi centrali del servizio farmaceutico

La riforma della remunerazione delle farmacie è all' attenzione della politica e va sicuramente risolto. Questo l' impegno del governo, ribadito oggi dal sottosegretario alla Salute Luca Coletto, che ha incontrato al ministero una delegazione di Farmacieunite e Assofarm, per un confronto informale e aperto su alcuni temi centrali del servizio farmaceutico, secondo quanto riposta una nota delle associazioni di settore. Un tema, quello della riforma della remunerazione - si legge in una nota congiunta - che il sistema farmacia non può davvero essere ancora costretto ad attendere a lungo, se non a rischio di pregiudicare irrimediabilmente la sostenibilità del servizio farmaceutico. Coletto - riferisce il comunicato - ha registrato le preoccupazioni di Assofarm e Farmacieunite, assicurando che il problema, di stretta competenza del suo ministero, che dovrà risolverlo con il concerto del Mef e previa una necessaria intesa con le Regioni, è da tempo all' attenzione della politica e va sicuramente risolto, in primo luogo perché "la farmacia è un presidio sanitario di riferimento, soprattutto nelle zone rurali, e il farmacista un professionista che ha pienamente diritto alla giusta remunerazione per il servizio che rende sul territorio, a fianco di Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

Non si può pretendere - ha detto Coletto - che la farmacia diventi sempre più un centro di erogazione di servizi sanitari integrato nel Ssn, se non si generano le condizioni per la sua sostenibilità, e in questo senso ci occuperemo di farmacia anche in occasione della predisposizione del Patto per la salute che stiamo discutendo con le Regioni", ha assicurato. A Coletto, grazie anche alla sua grande esperienza di amministratore, non sfugge certamente - scrivono le associazioni - che la partita della remunerazione è strettamente connessa anche alla scelta delle modalità di distribuzione del farmaco. "In Veneto abbiamo spinto sulla Dpc, non solo perché offre più garanzie di controllo e trasparenza della diretta - ha detto al riguardo il sottosegretario - ma anche perché può essere uno strumento, in una cornice di chiarezza, di condivisione e di partecipazione di tutti i soggetti della filiera, per fare appropriatezza e garantire una spesa trasparente e controllata, guardando anche a una maggiore aderenza alle terapie".

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Il presidente di Farmacieunite - riferisce la nota - ha colto l' occasione per evidenziare al sottosegretario Coletto la necessità di chiarire, e se del caso rivedere, i criteri sulla rappresentatività sindacale che regolano la presenza delle organizzazioni al tavolo delle trattative per il rinnovo della convenzione nazionale tra farmacie e Ssn. "La lunga consuetudine di rapporti con Coletto, con il quale abbiamo sempre avuto un' interlocuzione positiva e produttiva durante la sua lunga permanenza all' assessorato alla sanità del Veneto", dichiara Muschietti "ci permetteva di nutrire molte aspettative su questo incontro, che non sono davvero andate deluse. Il sottosegretario ha registrato con attenzione le istanze che gli abbiamo rappresentato e, conoscendone la concretezza e il pragmatismo, siamo certi che non mancherà di darci le risposte che chiediamo. Per parte nostra, non abbiamo potuto fare a meno di confermargli, insieme ad Assofarm, la nostra massima disponibilità a collaborare per implementare il ruolo delle farmacie come risorse della sanità territoriale, indispensabili non solo per assicurare un servizio indispensabile qual è quello farmaceutico, ma anche per garantire ai cittadini la migliore tutela possibile della loro salute", ha concluso.

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