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Roche: resituito a Ssn oltre mezzo miliardo di euro

Aziende Redazione DottNet | 26/03/2019 18:27

La nota dopo la decisione del Tar della Toscana del 23 marzo scorso a favore di Roche che aveva fatto ricorso contro le direttive emanate nel febbraio 2018 dalla Regione Toscana sull'uso dei biofarmaci

"Solo come Roche, in questi anni abbiamo restituito al Servizio sanitario nazionale più di mezzo miliardo di euro, tra ripianamento allo sfondamento della spesa farmaceutica - il cosiddetto payback - e i rimborsi per gli adempimenti di accordi negoziali. Questo si è tradotto in più di 50 milioni di euro per la sola Regione Toscana". Lo sottolinea Dario Scapola, direttore Market Access di Roche Spa, che in una nota interviene dopo la recente decisione del Tar della Toscana sui farmaci biologici. Con sentenza 400/2019, il Tribunale amministrativo ha infatti accolto il ricorso di Roche Spa, annullando la delibera 194/218 della Regione nella parte in cui vincola l' acquisto in deroga di farmaci biologici non aggiudicati esclusivamente a valutazioni di carattere meramente economico.

"In particolare - prosegue - Roche ha contribuito con un payback tra il 2013 e il 2017 pari a 297.166.876 euro a livello nazionale, 37.735.661 euro per la sola Toscana; a cui si aggiungono i 276.351.024 euro di rimborso negoziali per il quinquennio 2013-2018, di cui 22.452.876 euro andati alla Regione. Inoltre, Roche Italia investe ogni anno nel Paese circa 40 milioni di euro in ricerca clinica, un impegno che si traduce in un beneficio diretto non solo per i 230 centri coinvolti e i quasi 11.000 pazienti. Nella sola Regione Toscana, sono attivi oggi 98 studi clinici in 22 centri diversi per un totale di oltre 1.100 pazienti".

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La sentenza, secondo Scapola, rappresenta "una decisione importante a tutela dell' appropriatezza prescrittiva. Siamo fermamente convinti che, accogliendo il nostro ricorso, la giustizia amministrativa abbia messo al centro gli effettivi bisogni del paziente, affermando la centralità dell' autonomia prescrittiva da parte del medico, sulla base di un principio applicabile a ogni situazione in cui l' accesso del paziente al medicinale possa essere limitato per esclusive ragioni economiche. In questa prospettiva, comprendiamo bene le esigenze di tutte le Regioni alle prese con stringenti vincoli di bilancio, e condividiamo la necessità di razionalizzazione della spesa farmaceutica, in un' ottica più ampia di sostenibilità del sistema salute"

 "Come azienda che da sempre ha a cuore il diritto alla salute di tutti i cittadini - evidenzia il direttore Market Access di Roche - auspichiamo di continuare la proficua collaborazione con tutte le Regioni, anche ai fini dell' elaborazione di una nuova governance, che possa conciliare controllo della spesa farmaceutica, innovazione e diritti dei medici e dei pazienti, consapevoli di essere parte di un Sistema in cui ognuno deve fare la sua parte. Pertanto, siamo fiduciosi che le autorità di riferimento e le imprese possano sempre mettere in primo piano la salute delle persone garantendo la libertà di prescrizione ai medici e l' accesso alle migliori cure ai pazienti, in un contesto di sostenibilità del Ssn".

Il meccanismo autorizzativo attuato dalla Regione Toscana - ricorda Roche nella nota - è stato giudicato "illegittimo nella parte in cui prevede di rimettere a un organismo di controllo (Settore Politiche del farmaco ed appropriatezza) la valutazione in merito alla economicità della scelta prescrittiva di un clinico. Il Tar Toscana inoltre, avallando le posizioni addotte da Roche, ha ribadito gli ormai consolidati principi sulla gestione dei farmaci biologici, confermando che è necessario tenere sempre in considerazione le differenti discipline che governano i farmaci biologici da quelli di sintesi chimica; non è ammessa sostituibilità automatica tra biologico originator e i suoi biosimilari, prodotti a seguito della scadenza del brevetto del farmaco originator; la Regione può esercitare, ai fini della politica di razionalizzazione della spesa farmaceutica, una funzione di orientamento, ma senza mai limitare l' autonomia decisionale del medico nella prescrizione di un farmaco".

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