"Il ministro evidentemente non è informata"
"Resistenze sindacali al cambiamento? Evidentemente il ministro della Salute è male informata". Lo sostiene Silvestro Scotti, segretario nazionale Fimmg intervenendo sulle dichiarazioni di Giulia Grillo che ieri, in audizione in commissione sul Federalismo fiscale, ha parlato dei 'resistenze sindacali' che bloccano le riforme. "Siamo sorpresi e profondamente dispiaciuti - ha detto Scotti - della posizione espressa ieri presso la Commissione parlamentare per l' attuazione del federalismo fiscale dal ministro Grillo riguardo alla Fimmg e alle nostre presunte resistenze sindacali rispetto al cambiamento necessario ad evitare lo tsunami della carenza dei medici di medicina generale, che le ricordiamo come Fimmg abbiamo denunciato da più di 10 anni, e a cui nel corso di questi anni abbiamo anche cercato di proporre soluzioni alla politica, troppo spesso inascoltati, come appare anche oggi".
Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”
Testa: “Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro"
Onotri: "Mentre si esercita una forte pressione sui medici, si concede ai farmacisti di prescrivere analisi a carico del Servizio Sanitario Nazionale in assenza di una qualsiasi indicazione clinica da parte di un medico"
Scotti: "La Medicina Generale si riconferma ancora una volta l’unico vero baluardo del Servizio Sanitario Nazionale strutturalmente adeguato a fornire ai cittadini un’assistenza di prossimità, gratuita e accessibile a tutte le fasce socio-economiche,
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Il rapporto Oms rileva che già oggi oltre l'85% dei medici di famiglia è dotato di sistemi potenzialmente in grado di condividere in maniera sicura le informazioni cliniche con gli altri professionisti
“Le sfide riguardanti il sistema sanitario italiano, in particolare la medicina di famiglia, sono complesse e richiedono un'ampia trattazione non riassumibili in articoli generici o comunicati stampa"
Aumenteranno le ore, dalle attuali 3 alle future 6. Gli studi dovranno essere più facilmente fruibili, non trovarsi a un terzo piano senza ascensore ma fronte strada per essere raggiungibili da tutti
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