Ma i veterinari chiedono un anno di rodaggio senza sanzioni. Tassello importante nella lotta contro la resistenza agli antibiotici
Diventa obbligatoria la ricetta veterinaria elettronica. Da oggi, il formato 'virtuale' sostituirà' infatti quello cartaceo su tutto il territorio nazionale. I cittadini potranno rivolgersi al farmacista fornendo il numero della ricetta e un Pin a 4 cifre (generato al momento dell' emissione da parte del veterinario) o più semplicemente il proprio codice fiscale e il Pin. Il farmacista sarà così in grado di acquisire la prescrizione digitale e di consegnare il medicinale al cliente. A presentare l' iniziativa il ministro della Salute, Giulia Grillo, oggi a Roma nella sede del dicastero.
Si tratta di "un tassello importantissimo nel processo di innovazione digitale - ha sottolineato Grillo - che riguarda la sanità italiana, specificatamente la sanità animale, ma con evidenti ripercussioni anche sulla salute umana.
Fino a oggi la ricetta elettronica veterinaria era partita come sperimentazione in alcune Regioni. In totale, nel 2018-2019 sono state emesse 317 mila ricette, di cui 125 mila per animali d' affezione e 81.379 per animali destinati a produzione di alimenti. Undicimila i veterinari che in questo periodo hanno redatto almeno una ricetta elettronica. Oltre 3,5 milioni le confezioni di farmaci per le quali è stata registrata la dispensazione. Per consultare e scaricare le ricette, tutti i cittadini, proprietari o detentori di animali da affezione o da reddito, possono accedere alla app mobile 'cerca ricetta' dal sito www.ricettveterinariaelettronica.it. Gli allevatori possono inoltre richiedere le credenziali per l' accesso al sistema informativo nazionale della farmacovigilanza. In questo modo potrà avere accesso ai servizi per la consultazione di ricette, scorte, protocolli terapeutici, dati e anagrafiche di supporto.
I medici veterinari sono pronti a digitalizzare le loro ricette, il sistema lo è molto meno. "Ci sarà almeno un anno di collaudo", fa sapere Marco Melosi, presidente dell' Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani). "Solo pochi giorni fa, alle interruzioni di connessione si aggiungevano le difficoltà operative di molte farmacie. Non possiamo certo pensare che tutto funzionerà alla perfezione da un giorno all' altro", aggiunge dopo la presentazione oggi al ministero della Salute della ricetta elettronica veterinaria, obbligatoria, secondo la normativa, da domani. Nelle scorse settimane, l' Anmvi ha scritto alla direzione generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del ministero della Salute - fa sapere Anmvi in una nota - affinché gli enti preposti ai controlli e alla vigilanza considerino, sulla base di un' apposita circolare, il primo anno di avvio della ricetta veterinaria elettronica "di assestamento, con conseguente sospensione di interventi di tipo sanzionatorio. Del resto, era stata la stessa direzione, già a gennaio, a prospettare l' esigenza di una collaborazione fra tutti gli attori del sistema, improntata ad agevolarne l' avvio piuttosto che a un rigore di vigilanza su criticità e difficoltà dalle quali non sono esenti nemmeno le stesse autorità di controllo. Per il presidente Melosi "sarà inevitabile un periodo di tolleranza in cui potrà essere ancora necessario ricorrere al cartaceo e durante il quale si dovrà dare la priorità alla collaborazione anziché alle verifiche, dal momento che il sistema è completamente nuovo anche per le stesse autorità di controllo".
I medici veterinari stanno sperimentando l' emissione elettronica della ricetta dal 2015 - rileva l' Anmvi - con risultati più avanzati nel settore degli animali allevati che in quello degli animali da compagnia, dove permangono criticità da risolvere come l' interoperatività tra il sistema informatico del ministero della Salute e i gestionali già in uso presso molte strutture veterinarie. Il dialogo fra i software eviterebbe duplicazioni di attività e il raddoppio dei tempi di prescrizione". "Si tratta di una svolta operativa che investe tutto il mondo del farmaco veterinario, da quando è fabbricato a quando è consegnato. E' necessario riconoscere che - anche ad obbligo cogente- il sistema richiederà inevitabilmente una fase di rodaggio e di realismo, senza sanzioni", conclude Melosi.
“L’unico percorso prevede due passaggi: l’individuazione di un aumento salariale sostenibile per le farmacie private, e la successiva immediata apertura di una trattativa di livello regionale"
La principale causa dell'attuale stallo nelle trattative riguarda la divergenza tra le richieste salariali dei sindacati, che propongono un aumento di 360 euro lordi mensili, e la proposta di Federfarma
Bellon: L’obiettivo è spiegare ai cittadini l’importanza della prevenzione e l’opportunità di accedere gratuitamente ai servizi, ma anche uniformare la comunicazione delle farmacie
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di offrire un supporto concreto alle farmacie rurali, veri e propri presìdi sanitari nei territori a bassa densità abitativa
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti