Canali Minisiti ECM

Rischio cardiovascolare: non trascurare i trigliceridi

Cardiologia Redazione DottNet | 20/04/2019 19:55

Insieme al colesterolo sono un fattore di rischio a cui è necessario dare maggiore attenzione e su cui serve migliorare anche l' informazione

Non c' è solo il colesterolo tra i valori da tenere sotto controllo per proteggere il cuore. Anche i trigliceridi, spesso sottovalutati persino dai clinici, sono un fattore di rischio a cui è necessario dare maggiore attenzione e su cui serve migliorare anche l' informazione destinata a operatori sanitari e pazienti. Sono queste, in sintesi, le conclusioni dell' Expert meeting sul ruolo dei trigliceridi nel rischio cardiovascolare, organizzato nelle settimane scorse a Roma da Alfasigma. Durante l' incontro, gli esperti si sono trovati d' accordo sulla "necessità di proseguire programmi di formazione dedicati alla valorizzazione della trigliceridemia come fattore di rischio cardiovascolare", ha spiegato Marcello Arca, associato di Medicina interna all' Università Sapienza di Roma, aggiungendo che uno degli aspetti considerati nel corso dei lavori è stato quello di porre attenzione "a tutti gli strumenti terapeutici che si hanno a disposizione per controllare la trigliceridemia, soprattutto in quei pazienti che hanno già avuto una manifestazione ischemica e in cui esiste un rischio residuo legato a valori non ottimali".

Un aspetto, continua Arca, "su cui è necessario realizzare programmi di formazione, discussione tra i medici, formulazioni di raccomandazioni e una più dettagliata, approfondita e non equivoca disanima di tutte le evidenze scientifiche". Giovambattista Desideri, direttore della cattedra di Geriatria all' Università degli Studi dell' Aquila, ha sottolineato l' utilità dell' uso degli omega 3 a dosaggio terapeutico. "Negli ultimi anni - osserva - un numero crescente di evidenze scientifiche ha dimostrato in maniera molto convincente che i trigliceridi rappresentano un rischio cardiovascolare assolutamente rilevante, e quindi un' ottimizzazione del controllo della trigliceridemia oggi rappresenta un target terapeutico fondamentale per migliorare il controllo del rischio cardiovascolare nei nostri pazienti". 

pubblicità

Dello stesso parere Pierluigi Temporelli della divisione di Cardiologia riabilitativa degli Istituti clinici scientifici Maugeri di Veruno (Novara), che ha ricordato come la trigliceridemia stia "emergendo prepotentemente come un fattore di rischio che abbiamo trascurato, puntando tutto sul colesterolo e in particolare sul colesterolo Ldl. Studi recenti a livello internazionale e opinioni autorevolissime ci indicano di dedicare molta più attenzione rispetto a quanto abbiamo fatto finora anche al problema della trigliceridemia". Oggi quindi, conclude Roberto Pontremoli, nefrologo e ordinario di Medicina interna all' Università degli Studi di Genova "il medico e il paziente devono sapere che anche quando il colesterolo Ldl è controllato in maniera ottimale con la terapia, in pazienti ad alto rischio cardiovascolare, è possibile fare di più. In particolare, è possibile una terapia specifica che, riducendo i valori dei trigliceridi, può ridurre ulteriormente il rischio di avere eventi cerebrocardiovascolari e anche renali. Una novità, questa, in termini di comunicazione, perché può consentire a molti medici e a molti pazienti di fare un ulteriore passo verso un miglioramento della prognosi".

Commenti

I Correlati

Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi

E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche

Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"

Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)

Ti potrebbero interessare

Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi

E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche

Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"

Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)

Ultime News

Anche un sms per ricordare che possono accedere ad un controllo

I medicinali a base di enalapril iniettabile non sono disponibili in Italia da oltre vent’anni, in seguito alla revoca dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) su rinuncia da parte dell’azienda farmaceutica titolare, nel 2000

La lettura combinata delle norme suggerisce, pertanto, di fare esclusivo riferimento ai termini di prescrizione e decadenza che scadono entro il 31 dicembre dell’anno in cui è disposta la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari per e

Mandelli: "Un farmacista che rafforza il proprio ruolo qualificato di dispensatore del farmaco e sempre più presidio fondamentale per le attività di prevenzione e diagnosi precoce, a tutto vantaggio dei pazienti e della sostenibilità del Servizio San