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Richiesti 6mila medici stranieri: paga, 7 euro l'ora

Sanità pubblica Redazione DottNet | 02/05/2019 16:09

Già 70 i medici che si sono rivolti all'Amsi dal gennaio 2019 segnalando situazioni di lavoro sottopagato

Medici stranieri cercasi per fare fronte alla carenza di camici bianchi in Italia per effetto dei pensionamenti: sono infatti 3mila le richieste per dottori stranieri residenti in Italia giunte in un anno all'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) dalle Regioni. Professionisti molto richiesti, ma in numerosi casi sottopagati nella Sanità privata, tanto che la loro paga oraria arriva anche a 7 euro l'ora - e fino a 5 euro per gli infermieri -, contro i 18 previsti come paga oraria minima per contratto.  La denuncia arriva dal presidente Amsi e consigliere dell'Ordine dei medici di Roma, Foad Aodi, che sottolinea come si tratti di una situazione "preoccupante":

"Circa 70 medici si sono rivolti all'Amsi dal gennaio 2019 segnalando situazioni di lavoro sottopagato - afferma -, ai quali si aggiungono segnalazioni analoghe da parte di una cinquantina di infermieri di origine straniera".

   Eppure la richiesta per questi professionisti continua a crescere: "Dal primo gennaio 2018 - spiega Aodi - sono giunte all'Amsi 1000 richieste da strutture sanitarie pubbliche e private e da studi medici e ambulatori. Ogni richiesta avanzata comprende offerte di impiego da 1 fino a 35 professionisti della sanità di origine straniera in Italia, tra medici, infermieri e fisioterapisti. In totale sono stati quindi richiesti all'Amsi i contatti per 6.000 professionisti della sanità: in particolare, 3000 medici, 2.600 infermieri e 400 fisioterapisti".

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Per quanto riguarda i medici, la Regione che ha avanzato la richiesta maggiore è il Veneto (400), seguita da Piemonte (350), Lombardia (350), Puglia (300), Lazio (250), Toscana (250), Campania (200), Emilia Romagna (150), Sicilia (100), Molise (100), Abruzzo (75), Liguria (75), Trentino Alto Adige (50), Umbria (50), Marche (50), Calabria (50), Basilicata (50), Valle d'Aosta (50), Friuli Venezia Giulia (50) e Sardegna (50). Le specializzazioni più richieste sono Anestesia, Ortopedia, Medicina d'urgenza. Purtroppo, però, i professionisti stranieri ai quali è offerto un "impiego di collaborazione in strutture sanitarie private sono in molti casi sottopagati rispetto al contratto vigente o pagati in ritardo. Tra le motivazioni addotte dalle strutture private - spiega Aodi - c'è la situazione di crisi per cui le strutture affermano di non poter corrispondere una paga come da contratto sindacale. Ma tante volte si adducono anche giustificazioni assurde chiamando in causa il tema delle 'guerre tra poveri' tra colleghi italiani e di origine straniera". In base al contratto Cimop per il settore della Sanità privata, invece, la paga oraria per i medici dipendenti varia da un minimo di 18,36 euro lordi ad un massimo di 30,81 euro.

Per queste ragioni, sottolinea Aodi, "rispetto alle 3mila richieste in un anno di medici stranieri giunte all'Amsi da parte delle Regioni, solo il 20-25% è andato in porto con assunzioni. Una percentuale ridotta dovuta appunto all'offerta di stipendi più bassi ma anche al fatto che molti medici stranieri non accettano la proposta di lavoro perchè i contratti sono nella maggioranza dei casi a tempo determinato per brevi periodi". Una situazione, rileva, "che sta spingendo molti medici stranieri a chiedere di tornare nei loro paesi di origine". Il fenomeno del "lavoro medico sottopagato - conclude Aodi - va combattuto, perché offende la dignità. Non esistono lavoratori di serie A e B. Una posizione che va ribadita, tanto più alla vigilia della Festa dei lavoratori".

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