Perdita di tratti di Dna rende le cellule più vecchie e vulnerabili
Scoperto il meccanismo che accelera la morte delle cellule nervose nell'Alzheimer. Il cervello perde più rapidamente le sequenze di Dna che modulano l'attività dei geni che lo mantengono giovane. Nello stesso tempo, è inoltre accelerata l'attività dei geni coinvolti nella formazione delle placche, tossiche per i neuroni. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications dal gruppo dell'Istituto di Ricerca americano Van Andel, coordinato da Viviane Labrie, apre la strada a nuovi possibili strumenti di diagnosi e bersagli per combattere la malattia. I ricercatori hanno studiato delle sequenze di Dna che, a seconda dell'età e dei fattori ambientali, intensificano o abbassano l'attività di un gran numero di geni cerebrali.
Hanno, in particolare, confrontato questi interruttori che accendono e spengono i geni del cervello tra individui sani e malati di Alzheimer, osservando in questi ultimi una progressiva perdita di sequenze di Dna nei vari stadi della malattia. "Il risultato è che le cellule nervose di chi è malato si comportano come se fossero più vecchie, diventando sempre più vulnerabili all'Alzheimer", ha spiegato Labrie. "Adesso che abbiamo una migliore comprensione dei fattori molecolari che portano alla malattia - conclude l'esperta - potremmo in futuro utilizzarli per individuare nuove possibili strategie terapeutiche". Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nel mondo sono circa 44 milioni i malati di Alzheimer. Una cifra che, a causa dell'aumento e del progressivo invecchiamento della popolazione globale, è destinata secondo gli esperti a raggiungere i 135 milioni nel 2050.
fonte: Nature Communications
Sinpf e Sinpia: “Aderenza a cure fondamentale per controllare l’impulsività”
Una ricerca internazionale apre nuove prospettive per la cura del Parkinson
In Italia circa 1 bambino su 77 soffre di un disturbo dello spettro autistico (dati ISS), 5 bambini su 100 manifestano un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento e da 3,5 a 5 su 100 un deficit dell’attenzione e iperattività
Studio spagnolo svela segni di malattia nel 95% degli over 65 con 2 copie del gene ApoE4
Sinpf e Sinpia: “Aderenza a cure fondamentale per controllare l’impulsività”
Una ricerca internazionale apre nuove prospettive per la cura del Parkinson
In Italia circa 1 bambino su 77 soffre di un disturbo dello spettro autistico (dati ISS), 5 bambini su 100 manifestano un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento e da 3,5 a 5 su 100 un deficit dell’attenzione e iperattività
Studio spagnolo svela segni di malattia nel 95% degli over 65 con 2 copie del gene ApoE4
La Società Italiana di Neonatologia (SIN) promuove da anni la donazione di latte umano, un vero salvavita per i bambini che non possono essere allattati al seno dalla propria mamma
Quici: "I veri problemi sono legati innanzitutto alla carenza di personale e quindi di chirurghi; c’è il blocco del tetto di spesa sul personale che dura da oltre 20 anni e che ancora non trova una soluzione"
Entro il 2050 il numero di persone che supera i 60 anni potrebbe raggiungere i 2,1 miliardi
Il valore di indice di massa corporea (Bmi) non sarebbe appropriato per le modifiche della composizione corporea con l'invecchiamento
Commenti