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Aids, sieropositivi in terapia antiretrovirale non trasmettono l'Hiv

Infettivologia Redazione DottNet | 06/06/2019 10:23

Ciò non implica che si possa abbassare la guardia, anche perché queste terapie non proteggono da altre malattie sessualmente trasmissibili

Le nuove terapie per contrastare l' Aids stanno mutando drasticamente le caratteristiche del contagio. Chi fa un uso corretto e regolare delle cure antiretrovirali necessarie, infatti, ha un rischio di trasmettere l' infezione da Hiv pari a zero. Ciò non implica che si possa abbassare la guardia, anche perché queste terapie non proteggono da altre malattie sessualmente trasmissibili; tuttavia diventa possibile superare lo stigma e affrontare con paradigmi nuovi il tema della prevenzione dell' infezione e dello stop dell' epidemia. Milano ha accolto all' Università Statale oltre 1200 partecipanti dall' Italia e dall' estero, tra specialisti e clinici, ricercatori di base, infermieri, operatori nel sociale, volontari delle associazioni, pazienti, tutto il mondo della 'community' e stampa, per l' 11ma edizione di Icar (Italian Conference on Aids and Antiviral Research), la conferenza italiana su Aids e ricerca antivirale.

Il congresso Icar è stato il primo consesso nazionale a trattare il tema U=U, con una tavola rotonda che si terrà venerdì 7 giugno, a cui hanno partecipato parte clinici, community, pazienti, per coinvolgere tutti gli attori in campo. Con la formula U=U, Undetectable=Untransmittable, ossia Non rilevabile=Non trasmissibile, si vuole sintetizzare un' importante evidenza scientifica frutto di una ricerca da poco pubblicata su Lancet, lo studio Partner, durato 8 anni, che vede tra gli autori Andrea Antinori, specialista all' Istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Irccs di Roma.

"Questo studio ha dimostrato che su un totale di oltre 76mila rapporti senza preservativo tra coppie omosessuali siero-discordanti, ossia con un partner Hiv positivo ma con viremia non rilevabile perché controllata da farmaciantiretrovirali e con un partner sieronegativo, la trasmissione dell' infezione è risultata pari a zero, pur senza assumere PrEP", ha spiegato Antinori.

 

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